Borsa, Dalio perde la sua scommessa. I miliardi in fumo di Bridgewaters
Il gestore del fondo hedge Bridgewaters aveva aperto una posizione ribassista da 3,3 miliardi per l'incertezza post elettorale
Solo Prysmian ha perso quota passando da 25,72 a 24,52 euro, ma Bridgewater non ha fatto probabilmente in tempo a “gioirne”, avendo Dalio preferito iniziare già da metà marzo (ultimi dati disponibili) a ridurre la posizione ribassista, avendo azzerato la posizione corta su Atlantia (di cui aveva assunto una posizione pari allo 0,5% del capitale) e limato quelle su Intesa Sanpaolo (dall’1,3% all’1,2%), Eni (dall’1,1% all’1%) ed Enel (dall’1,2% all’1,1%).
Una riduzione che verosimilmente è proseguita ulteriormente, visto che dal 15 marzo a oggi l’Ftse Mib è salito ancora, passando dai 22.713 agli attuali 23.080 punti. Insomma: nonostante l’allungarsi dei tempi per la formazione di un nuovo governo, l’incertezza su chi la spunterà sul nuovo premier tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il rischio di un ritorno anticipato alle urne e il giudizio pendente (a maggio) della Commissione Ue sui conti pubblici italiani, per il momento la scommessa contro l’Italia non ha pagato e l’unico a doversi leccare le ferite è stato proprio Dalio.
Luca Spoldi