Economia
Borsa, Lagarde manda in rosso l'Europa. Giù anche Piazza Affari. Sul listino milanese brilla Nexi e affonda Stm
Borse europee negative dopo la riunione della Fed di ieri che ha lasciato invariati i tassi di interesse e rivisto in senso restrittivo lo scenario di crescita per gli Stati Uniti

Piazza Affari
Borse europee: chiudono in calo su timori dazi
Chiusura in rosso per le Borse europee, nonostante il rialzo di Wall Street, sulla scia delle parole della presidente della Bce, Christine Lagarde, secondo cui la guerra commerciale innescata dagli Usa può intaccare la crescita dell'Eurozona. A Londra l'indice Ftse 100 lima uno 0,09% a 8.699,05 punti, a Francoforte il Dax cede l'1,3% a 22.997,19 punti e a Parigi il Cca40 flette dello 0,95% a 8.094,20 punti.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib segna -1,32% a 39.188,17 punti. Lagarde ha affermato che una tariffa doganale Usa del 25% sulle importazioni europee ridurrebbe la crescita della zona euro di circa lo 0,3% nel primo anno, mentre le misure di ritorsione potrebbero aumentare questa percentuale a 0,5 punti percentuali. Tuttavia, ha minimizzato i rischi inflazionistici, suggerendo che la Bce non avrebbe risposto con aumenti dei tassi.
Borsa Milano: chiude in calo (-1,32%) con bancari, ok Nexi
Piazza Affari chiude in calo la quarta seduta settimanale, in linea con la maggior parte delle borse europee. L’indice Ftse Mib cede l’1,32% a quota 39.188 punti. Gli investitori riflettono sulle parole della presidente della Bce Christine Lagarde alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Secondo la Bce, dazi statunitensi del 25% sulle importazioni dall’Europa ridurrebbero il Pil dell’Eurozona di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno”. Intanto ieri la Fed, come ci si attendeva, ha lasciato i tassi invariati, e ha tagliato le stime di crescita in un contesto di inflazione in rialzo.
Sul listino milanese pesa il comparto auto con Iveco a -2,18% e Stellantis -2,99%, sebbene ieri il presidente John Elkann durante l’audizione in Parlamento avesse rassicurato sugli impegni presi con il Piano Italia e sulla centralità del Paese dal punto di vista occupazionale e produttivo per il gruppo. In rosso i finanziari con Unicredit -2,80%, Intesa -2,91%, Mps -2,35%, Mediobanca -0,53% e Banco Bpm -2,10%. Nelle telecomunicazioni Tim arretra dello 0,69%.
Tra gli industriali pesa Leonardo che cede l’1,60%. In calo Stm -3,74%. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato per il 3 aprile, il tavolo nazionale su STMicroelectronics, a Palazzo Piacentini. In cima al paniere ancora Nexi che avanza del 4,12%. Il fondo di investimento statunitense Tpg, secondo i media, avrebbe presentato un'offerta da circa 850 milioni per la divisione Digital Banking Solutions, che include la Rete nazionale interbancaria e altre infrastrutture per i clienti istituzionali. Tra gli energetici principali, Enel +0,99% ed Eni +0,77%.
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