Economia
Borse, dubbi su ripresa frenano l'Europa, a Milano corre Nexi. Spread a 210
Le Borse europee hanno concluso in calo una seduta segnata da continui cambi di fronte: gli investitori sono rimasti imbrigliati tra dubbi sulla ripartenza, su cui si continua comunque a sperare, e preoccupazioni per un'economia schiacciata dagli effetti della pandemia di coronavirus. Non hanno aiutato le incertezze sui tempi di un possibile vaccino ne' le rinnovate tensioni tra Cina e Stati Uniti che secondo alcuni osservatori rischiano di mettere in discussione l'accordo di fase 1 sul commercio. Cosi' Parigi ha perso l'1,15%, Francoforte l'1,41%, Londra lo 0,86% e Madrid sulla parita'.
Piazza Affari (-0,73%) non e' riuscita a tenersi a galla, nonostante l'exploit di Nexi (+7,68%), che aveva dato sostegno al titolo durante la seduta. Il gruppo delle carte di credito ha beneficiato del boom di acquisti online nel periodo di lockdown. Inoltre, secondo indiscrezioni di stampa, tornano a intensificarsi i colloqui con Sia per una fusione che darebbe vita a un big europeo nei sistemi di pagamento.
Sul Ftse Mib, in buono spolvero anche Banca Mediolanum (+2,71%), mentre in coda al listino sono finiti Leonardo (-3,57%) e Generali (-2,98%), dopo la trimestrale che ha visto il crollo dell'utile dell'84% con le svalutazioni legate alla pandemia da Covid-19. Male gli energetici (Tenaris -4,92% e Saipem -3,94%), con il petrolio che ha ridotto i guadagni rispetto alla prima parte della seduta: il Wti luglio cresce dello 0,45% a 33,63 dollari, mentre il Brent di pari scadenza sale dello 0,8% a 36,04 dollari al barile.
Sul mercato valutario, l'euro ripiega sul dollaro a 1,0948 (1,096 in avvio e 1,099 ieri in chiusura) e a 117,95 yen (118,16 yen all'apertura e 118,04 ieri), mentre il rapporto dollaro/yen e' a 108,739. Infine, spread poco mosso a 215 punti, dai 213 della vigilia.
Indine, sul mercato dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund chiude in leggero calo a 210 punti (212 punti in apertura) dopo il successo dell'asta Btp Italia che ha racconto 22,3 miliardi di sottoscrizioni. Il rendimento del decennale si attesta a 1,60%.