Borse, i titoli hi-tech non tirano più. Zavorra Nasdaq. Stm -10%

L'idea è che il settore potrebbe registrare ancora performance buone nonostante valutazioni alte, sempre che continui a puntare sull'innovazione e che il contesto finanziario resti favorevole per le aziende grandi che hanno un potenziale di crescita. Intanto gli analisti hanno preso di mira Apple per la seconda settimana di fila. Il titolo del gruppo di Cupertino (California) - il cui calo è tre volte peggiore dell'effetto positivo dato dal rialzo di General Electric sul Dow Jones - è stato bocciato di nuovo di domenica.

 

Ieri gli esperti di Mizuho Securities hanno tagliato la raccomandazione a "neutrale" da "comprare"; la tesi è che "l'entusiasmo legato al prossimo ciclo di prodotti è totalmente incluso nei livelli attuali, con un potenziale limitato per un rialzo".

Per loro, nell'arco dei prossimi 12 mesi Apple non varrà più di 150 dollari (venerdì scorso aveva chiuso in calo del 3,88% a 148,98 dollari).

Due domeniche fa Pacific Crest aveva a sua volta bocciato Apple portando il rating "sector weight" da "overweight"; anche per questi analisti, il lancio del prossimo iPhone è incluso nei prezzi di borsa mentre non lo sono i rischi.