Economia
Borse, Milano chiude a +0,68%. Spread in calo a 177
Chiusura positiva per le Borse europee nell'ultima seduta della settimana e nel giorno del Consiglio Ue sul Recovery Fund. Gli indici hanno comunque terminato le contrattazioni sotto i massimi di giornata, frenati in parte dall'andamento di Wall Street, che dopo un avvio con un progresso sopra il punto percentuale ha rallentato il passo. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,68%, a Parigi il Cac40 dello 0,42% e a Francoforte il Dax30 dello 0,4%. Oggi non erano previste decisioni da parte del Consiglio Ue sul piano Next Generation Ue che comprende anche il Recovery Fund da 750 miliardi di euro e allo stato le posizioni dei vari Paesi sembrano non essere cambiate. Restano le divergenze ma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha parlato di "discussione molto positiva". Sul fronte internazionale, si continua a guardare ai numeri della pandemia con le situazioni critiche del Sud America e di alcuni Stati Usa. Sul fronte commerciale Usa-Cina, invece, sono arrivati segnali incoraggianti: si rincorrono voci secondo cui la Cina e' pronta ad accelerare gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi per rispettare l'accordo di "fase 1" raggiunto con Washington e dopo alcuni ritardi dovuti alla pandemia Covid-19. Tornando a Piazza Affari, tra i titoli, spunto di Tim (+3,54%), che ha messo a segno la migliore performance del Ftse Mib. Bene Salvatore Ferragamo (+3,24%) che dalla prossima seduta esce dal Ftse insieme con Bper (+1%) per lasciare posto a Interpump e Inwit. In evidenza Enel (+1,7%), dopo le prime indiscrezioni sull'entita' dell'offerta non vincolante di Macquarie per il 50% di Open Fiber. Segno opposto per Mediobanca (-2,12%). Sul fronte dei cambi, la moneta unica si e' indebolita e passa di mano a 1,1192 dollari (1,121 in avvio e 1,122 alla vigilia), e a 119,708 yen (119,87 in avvio), quando il dollaro vale 106,949 yen (106,91 questa mattina). Infine, positivo l'andamento del prezzo del petrolio con il Wti che e' anche tornato a superare i 40 dollari al barile sulla scia di segnali di ottimismo per la domanda mondiale. In chiusura delle Borse europee, il contratto consegna Luglio sul Wti saledel 2,96% a 39,99 dollari al barile e il contratto scadenza Agosto sul Brent del Mare del Nord guadagna il 2,67% a 42,62 dollari al barile.
Chiude in calo a 177 punti base lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano all'1,35% sul mercato secondario.