Bpm sempre più vicina la Banco. Il <><> con Ubi? E' un'acquisizione
Anche se l'amministratore delegato Giuseppe Castagna preferisce mantenere il massimo riserbo sulla vicenda, la Popolare di Milano sembra sempre più vicina al Banco Popolare . Durante la riunione del consiglio di gestione di ieri il banchiere avrebbe fatto il punto della situazione, pur senza sbilanciarsi sulla trattativa in corso. Fonti finanziarie, scrive il quotidiano Milano Finanza, confermano che una fusione alla pari con il gruppo veronese resta la soluzione favorita in Piazza Meda, anche tenendo conto del recentissimo rilancio di Ubi Banca .
Le garanzie messe sul piatto dall'istituto guidato da Victor Massiah non sarebbero state sufficienti per superare alcune perplessita' di fondo, a partire dal fatto che un'integrazione Ubi-Bpm assomiglierebbe piu' a un'acquisizione che a un merger of equals. E così le quotazioni del Banco sono tornate a salire in scia alle previsioni di analisti e investitori.
Intanto, la banca guidata da Castagna ha fatto sapere che la Bce ha avviato un assessment su strategia, governance, processi e metodologie relativamente agli NPL come parte integrante dell'ordinaria attivita' di supervisione che coinvolgera', tra altre banche italiane ed europee, anche il proprio istituto. Nella nota il gruppo ha precisato che, sulla base degli ultimi dati pubblicati al 30 settembre 2015, Bpm esprime valori che risultano tra i migliori del sistema bancario italiano sia a livello di qualita' del credito sia a livello patrimoniale. Il Common Equity Tier 1 ratio minimo all'esito del Supervisory Review and Evaluation Process, condotto nel 2015, e' pari al 9%, livello tra i piu' bassi tra quelli resi noti dalle banche italiane soggette a supervisione unica bancaria europea.