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Economia
Buffett riduce la dipendenza dagli Usa.Berkshire scommette sul Giappone
Foto: LaPresse

Fuori le banche americane, titoli legati a un’economia a stelle e strisce in caduta libera nell’era del Covid che presto registrerà un’ondata di non performing loan e dunque un’erosione di profitti e valutazioni per i titoli bancari e dentro l’oro e il Giappone. Appena tagliato il traguardo dei 90 anni, Warren Buffett, il sesto uomo più ricco del mondo con un patrimonio personale di 82,4 miliardi di dollari, tiene fede alla sua regola d’oro del value investing (investire cioè in società sottovalutate ed aspettare che il prezzo salga) nel costruire le posizioni del suo portafoglio azionario, ma lo fa scommettendo sulla terza economia mondiale. Fuori, dunque, dal tradizionale campo d’azione e riducendo la dipendenza di Berkshire Hathaway, il suo conglomerato con base a Omaha, in Nebraska, dall'economia statunitense. Un’area dove nel secondo trimestre, tra frane nei consumi e negli investimenti, l’attività si è contratta al passo del 32,9% su base annuale, mandando in fumo un terzo dell’economia americana (il dato peggiore dal dopoguerra) e che a fine anno secondo le stime del Fmi dovrebbe ridursi, coronavirus e incertezze politiche permettendo, del 6,6%.

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Su base trimestrale, la contrazione è stata del 9,5%, a sua volta inedita dal 1947. Sempre nello scorso trimestre, molte delle attività operative gestite da Berkshire hanno avuto difficoltà e la holding di Buffett che gestisce oltre 90 business, tra cui anche Bnsf Railway, l’assicuratore automobilistico Geico, Apple, American Express, Bank of America Corp e Coca-Cola, ha riportato questo mese una svalutazione da 9,8 miliardi di dollari per la società di componenti di velivoli Precision Castparts.

Come le altre economie, sempre quest’anno, il Giappone registrerà un calo del Pil, ma meno pronunciato rispetto a quello statunitense. Da marzo a giugno, i mesi dell’esplosione del coronavirus, la contrazione è stata inferiore (-7,8% nel secondo trimestre) a seguito di un lockdown meno severo e per il Governo, neo orfano del dimissionario Shinzo Abe che però grazie all’Abenomics introdotta dal 2013 ha portato a casa un’accelerazione della crescita media annua di 0,4% punti di Pil (dallo 0,1%), la pandemia da Covid-19 costerà all’economia giapponese una contrazione del 4,5% (-4,5/-5,7% per la Bank of Japan e -5,7% per il Fmi). Un bilancio meno pesante dunque di quello che si registrerà negli States

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Così mentre l’economia americana vacilla e andando  controcorrente dopo la fuga senza precedenti dei capitali stranieri dal mercato azionario nipponico negli ultimi 3 anni, la holding d’investimento dell’Oracolo di Omaha ha alleggerito il proprio portafoglio azionario vendendo quote di Wells Fargo, Jp Morgan e Goldman Sachs e lasciando spazio invece a 21 milioni di titoli (per un controvalore di 563 milioni di dollari) della canadese Barrick Gold Corporation, la più grande società di estrazione dell'oro al mondo e comprando pacchetti di poco superiori al 5% in cinque importanti società di trading giapponesi, con grandi investimenti nel settore energetico e in quello minerario. In dettaglio, le società coinvolte sono Itochu e Mitsubishi (che controllano ciascuna un'importante catena di minimarket in Giappone), Marubeni, Mitsui&Co e Sumitomo.  

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Berkshire, che non ha fornito i dettagli finanziari dell'acquisto, ha però fatto sapere che intende mantenere questi investimenti a lungo termine e che potrebbe aumentare le proprie quote al 9,9%: Buffett infatti ha specificato che le cinque aziende controllano una serie di joint venture nel mondo e che potrebbero esserci delle opportunità di mutuo vantaggio in futuro. Gli ulteriori incrementi di partecipazione dovranno però venir approvati dai consigli di amministrazione delle società oggetto d'investimento.

Le operazioni di acquisto, comunicate poco prima dell'apertura di oggi della Borsa di Tokyo, hanno messo le ali al prezzo delle azioni delle cinque società nipponiche che hanno registrato rialzi del 5% circa e, in alcuni casi, superiore al 10%, contribuendo a far salire del 2% l'indice Nikkei nel corso della seduta.

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"Sono lieto che Berkshire Hathaway partecipi al futuro del Giappone e che abbiamo scelto di investire nelle cinque aziende", ha spiegato Buffett in un comunicato, precisando che queste "controllano joint venture in tutto il mondo e potrebbero costituirne molte altre". Le cinque aziende giapponesi hanno una lunga storia, che nel caso di Sumitomo risale al diciassettesimo secolo, e godono di prestigio nel Paese del Sol Levante.

Mitsui, Sumitomo e Mitsubishi si trovano al centro del keiretsu, delle reti di società che a volte investono l'una nell'altra o hanno progetti comuni. L'ultima, in particolare, deteneva una quota del 20% in Mitsubishi Motors al 31 marzo. Le società di trading in genere hanno valutazioni di mercato basse rispetto ai loro profitti, in parte a causa della loro esposizione a investimenti energetici come i giacimenti di petrolio e gas naturale. Ciò dunque potrebbe averle rese attraenti per un investitore come Buffett.

@andreadeugeni

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