Economia
Carige, 97,8 milioni di perdita nei 5 mesi dopo la gestione commissariale
Banca Carige ha registrato una perdita di 97,8 milioni di euro nel periodo febbraio-giugno 2020, cioe' nei cinque mesi successivi alla fine della gestione commissariale conclusasi il 31 gennaio scorso e iniziata nel gennaio 2019.
"I primi cinque mesi dopo il ritorno alla gestione ordinaria ci consegnano il quadro di una banca con uno dei profili di rischio piu' bassi in Italia, snella e asciutta, e che, in piena emergenza Covid-19, ha saputo comunque intraprendere la strada del rilancio commerciale raggiungendo alcuni risultati da record. Sono certo che gli investimenti di potenziamento gia' avviati consentiranno ulteriori accelerazioni. Carige sa come affrontare le tempeste" e' il commento dell'amministratore delegato Francesco Guido.
Al 30 giugno, considerando anche l'operazione riguardante i crediti del gruppo Messina, l'Npe ratio, cioe' il rapporto tra i crediti deteriorati netti e il totale impieghi, e' sceso al 2,9% dal 4,9% di fine gennaio e dal 12,2% di giugno 2019. Tornando al conto economico, i proventi operativi sono di 148,8 milioni e gli oneri operativi ammontano a 160,6 milioni per un margine operativo lordo negativo per 11,9 milioni e un risultato al lordo delle imposte di -86,2 milioni. Le rettifiche di valore sui crediti ammontano a 52,5 milioni.
Nel valutare il presupposto della continuita' aziendale, gli amministratori hanno concluso che "la banca e il gruppo abbiano la ragionevole aspettativa di continuare la propria esistenza operativa in un futuro prevedibile e di rispettare nel continuo i requisiti prudenziali minimi in materia di fondi propri e di liquidita' richiesti in ambito Srep, anche alla luce della flessibilita' concessa dalle Autorita' di Vigilanza e delle manovre anticicliche messe in atto dal Governo italiano". Una volta che il quadro generale lo consentira' la banca valutera' la revisione dei target del piano attuale mantenendone ferme le linee strategiche.