Economia

Carige, Blackrock in pole. Il ruolo della Banca Ponti per il rilancio. Rumors

Genova, solo fondi in corsa per l'istituto commissariato dalla Bce

Favorito dagli analisti come partner per mettere a segno il salvaggio di Carige, ora Blackrock, fondo americano  presente con partecipazioni rilevanti in molte blue chips di Piazza Affari, sembra essere in pole position sugli altri fondi d'investimento che hanno messo gli occhi sulla banca ligure commissariata dalla Bce. 

Blackrock accelera sul dossier Carige tant'è che a un paio di settimane dalle offerte vincolanti, secondo quanto risulta all'agenzia Radiocor, sta accelerando per mettere a punto un'offerta, per sostenere la parte preponderante dell'aumento di capitale da 630 milioni che verrà portato al voto all'assemblea di maggio, supportata da un piano che insiste in particolare sulle potenzialità di Banca Cesare Ponti.

Banca Cesare Ponti è la private bank dell'istituto che, in base al piano industriale predisposto dai commissari, punta a riavvicinarsi in cinque anni ai 18 miliardi di masse gestite, dopo averne perse il 30% dal 2014 a oggi. Un modello-boutique che punta alla redditività da ricavi commissionali e meno ancorato al credito e che presenta meno elementi di rischio (nella concessione del credito), fattore positivo per il management anche in vista di una futura fusione bancaria. 

modiano

Il presidente di Carige Pietro Modiano


 

L'altra proposta che sta avanzando è quella di Varde Partners, mentre altre fonti confermano, dopo le indiscrezioni emerse nel fine settimana, che al momento non ci sono gruppi bancari al lavoro in vista delle offerte vincolanti che dovranno pervenire ai commissari nei primi giorni del mese di aprile. Non ci sarebbe tuttavia una scadenza perentoria per l'accettazione delle proposte che sarebbero prese in considerazione anche qualora arrivassero un po' più in là

Carige è stata posta in amministrazione straordinaria a inizio gennaio per la necessità ravvisata da Bce di stabilizzarne la governance, ma ogni riassetto a livello proprietario dovrà comunque passare da una assemblea degli azionisti e soprattutto dall'appoggio dell'azionista Malacalza Investimenti.

Ai fondi fa gola anche la cessione degli oltre due miliardi di crediti deteriorati ancora in pancia al gruppo ligure. Per questi Npl i commissari hanno già ricevuto l'offerta vincolante di Sga, società del ministero del Tesoro, e non vincolante di Credito Fondiario. Ma potrebbe essere il nuovo azionista di riferimento a voler gestire questa partita che potrebbe offrire margini interessanti, vista la qualità delle sofferenze rimaste. Crediti cattivi, insomma, ma non tali da allontanare potenziali alleati.