Economia

Carige, è il giorno della verità. Ottimismo in assemblea. Occhi su Malacalza

Il socio Spinelli: "Secondo me va bene. Vittorio (Malacalza, ndr) l’ho visto di buon umore"

"Secondo me va bene. Vittorio (Malacalza, ndr) l’ho visto di buon umore, speriamo”. Scherza Aldo Spinelli imprenditore e azionista di Carige prima dell'inizio dei lavori della assemblea straordinaria per il salvataggio della banca. Un’assemblea chiamata ad accendere il disco verde a un aumento di capitale da 700 milioni di euro, messo a punto dai commissari straordinari con il Fondo interbancario di tutela dei depositi, la trentina Cassa centrale banca, Amco (già Sga) e altri.

Ai lavori è presente anche il presidente del Fondo Interbancario di tutela dei depositi Salvatore Maccarone con il direttore generale Giuseppe Boccuzzi. Lo Schema volontario del Fondo, se verrà approvata la ricapitalizzazione, diventerà azionista di riferimento pro tempore della banca. Maccarone ribadisce l'auspicio che l"assemblea approvi l'aumento e per farlo Malacalza Investimenti deve votare a favore o non partecipare al quorum costitutivo dell'assemblea. 



"Sono qui come piccolo azionista. Aspettate. Sapete che siamo gente misteriosa”, ha risposto il patron di Malacalza Investimenti, titolare del pacchetto di azioni pari al 27,5% del capitale, ai cronisti, senza dare indicazioni sulle sue mosse. Sono presenti 1200 azionisti in rappresentanza del 47.5% del capitale e si prevede un'assemblea fiume, con prenotazioni da oltre 15 mila azionisti in proprio e per delega con in mano fino all'80%. Il più atteso è il primo socio Malacalza Investimenti.

Già con l'astensione nell'assemblea del 22 dicembre scorso avevano bloccato l'aumento allora da 400 milioni, con il commissariamento quindi dell'istituto deciso da Bce. 

Per l'approvazione della delibera in assemblea straordinaria serviranno voti a favore dai due terzi dei presenti: così se i Malacalza parteciperanno ma si asterranno (come a dicembre) o voteranno contro, la proposta di aumento non passerà. Dal voto dipenderanno quindi le sorti della banca commissariata: con una nuova bocciatura in assemblea il rischio è anche quello di una liquidazione coatta, con effetti dirompenti sull'economia dei territorio e ancor prima per i 4mila dipendenti (3.700 attesi a fine anno da piano).

Un incontro, da quanto trapelato, ci sarebbe stato ieri tra il capo della vigilanza Bce Andrea Enria ed esponenti della famiglia, che in Carige ha investito 420 milioni. 

Il 'conto' del rafforzamento patrimoniale nel riassetto previsto è di 900 milioni: 700 tramite aumento, con dei warrant gratuiti collegati, e 200 tramite un prestito subordinato.

Quanto ad Amco-Sga, interverrà rilevando 3,1 miliardi di crediti deteriorati.

La ricapitalizzazione sarà distribuita per 312,2 milioni allo Schema volontario (con conversione dei bond sottoscritti a novembre 2018), per 63 alla Ccb, per 85 in opzione ai soci attuali e per 238,8 al Fitd (garante anche per l'inoptato eventuale degli 85 riservati ai 'vecchi' azionisti'). Schema volontario e Fondo interbancario hanno poi dato alla Cassa trentina un'opzione di acquisto sulle proprie quote, esercitabile tra il luglio 2020 e fine 2021. Lo Schema volontario ha anche messo sul tavolo azioni gratuite per 10 milioni di euro per i soci attuali, che saranno assegnate premiando soprattutto la partecipazione in assemblea.