Economia

Carovita, inflazione Usa +7% a dicembre. E' ai massimi dal 1982

L'indice dei prezzi al consumo core, attentamente monitorato dalla Fed, è salito dello 0,6% a livello congiunturale ed è aumentato del 5,5% anno su anno

I dati del Dipartimento del Lavoro Usa

L'inflazione negli Stati Uniti è cresciuta dello 0,5% a livello mensile e del 7,0% su base annuale a dicembre, valore massimo da giugno 1982. Lo ha fatto sapere il Dipartimento del Lavoro Usa, aggiungendo che l'indice dei prezzi al consumo core, attentamente monitorato dalla Federal Reserve, è salito dello 0,6% a livello congiunturale ed è aumentato del 5,5% anno su anno. I prezzi dell'energia, sempre a dicembre, sono scesi dello 0,4%, mentre quelli dei generali alimentari sono aumentati dello 0,5%.

"Il rapporto CPI di dicembre sarà scioccante per alcuni investitori poichè non abbiamo visto un numero così alto" in quasi 40 anni", ha affermato Brian Price, capo della gestione degli investimenti presso Commonwealth Financial Network. "Tuttavia, questa lettura è stata ampiamente prevista da molti e possiamo vedere quella reazione nel mercato obbligazionario poichè i tassi di interesse a lungo termine stanno scendendo finora questa mattina".

"Potremmo essere vicini al picco, ma il rischio è che l'inflazione rimanga alta più a lungo e potremmo assistere a una risposta più aggressiva da parte della Fed", avverte invece James Knightley, chief international economist di Ing. Infatti, "i rischi sono probabilmente orientati verso un rialzo più prolungato dell'inflazione, con la Federal Reserve che finisce per rispondere in modo più aggressivo per tenerlo sotto controllo".

Questo poichè i costi del lavoro "stanno accelerando, le aziende hanno potere di determinazione dei prezzi, i lockdown in Cina in risposta a una politica zero-Covid rischiano di prolungare le tensioni della catena di approvvigionamento mentre la ricostruzione delle scorte potrebbe mantenere la domanda superiore all'offerta per diverso tempo", conclude Knightley.