Economia

Carta e cartone, cresce il riciclo in Italia: oltre 57kg all’anno per abitante

Il riciclo della carta rappresenta uno dei principali cardini dell’economia circolare italiana, con tassi di riciclaggio considerevoli, e negli ultimi anni sono stati raggiunti con anticipo gli obiettivi di riciclo previsti dalle direttive europee.

L’intero settore conta oggi circa 600 impianti nei quali vengono conferite le raccolte differenziate di carta e cartone provenienti sia dai comuni (rifiuti urbani) che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie (rifiuti speciali) per produrre “materia prima secondaria” (carta da macero).

Il settore è una delle eccellenze italiane: oltre la metà dei 9 milioni di tonnellate di carta prodotte in Italia lo scorso anno, infatti, ha utilizzato il macero come materia prima. Circa 6,5 milioni di tonnellate sono state raccolte e riciclate nuovamente e, di queste, 5,1 milioni sono finiti direttamente nelle cartiere italiane mentre il resto è stato destinato all’export.

Tra le imprese associate in Unirima (Unione nazionale imprese recupero e riciclo maceri), che rappresenta il 90% del comparto, ci sono alcune aziende, come la Romana maceri e il Centro recupero trevigiano, che hanno fatto da pionieri in questo settore, con tradizioni che affondano le radici agli inizi del '900 ed eccellenze dal punto di vista dei processi innovativi, come la GV macero di Bergamo che dispone di un sistema di vagliatura all’avanguardia per ottimizzare la selezione/separazione della carta, e la Recsel di Taranto in cui vengono impiegati dei sensori ottici per garantire un maggior grado di riciclabilità dei rifiuti.

Dal Rapporto annuale di Comieco (dove Unirima siede nel consiglio di amministrazione) sulla raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone in Italia, risulta che la raccolta differenziata di carta e cartone non arresta la sua corsa e anche nel 2019 conferma il trend degli ultimi anni migliorando le performance nazionali del 3%, una cifra pari alla raccolta di una regione come le Marche.

Con 100mila tonnellate in più rispetto al 2018 si supera quota 3,5 milioni di tonnellate differenziate dai cittadini con un pro capite di 57,5 kg per abitante. I nuovi dati trovano spiegazione in due diversi fattori: da una parte l'impegno sempre crescente dei cittadini nel fare la raccolta differenziata, dall'altra una filiera efficiente, quella del riciclo, che non si è mai fermata, nemmeno in pieno lockdown, confermandosi settore essenziale per il sistema-paese.

Nell’immagine i dati del 2019 sui benefici diretti e indiretti del riciclo di imballaggi cellulosici gestiti, valutabili in 65 milioni di euro. Il dato aggregato 2005-2019 riporta benefici che sfiorano gli 1,2 miliardi di euro, calcolati come valore della materia prima e mancate emissioni.

Riciclo carta Unirima Comieco