Economia

Case Green, Fratin: "Evitata la follia dell'Ue. Sgravi per chi fa i lavori"

di Redazione Economia

Il ministro dell'ambiente commenta la direttiva sulle case green ratificata dal Parlamento europeo

Ue: Pichetto, "Evitata pazzia su case green, ora sgravi per chi dovrà fare lavori"

"Calato nella realtà, l'obiettivo di risparmio energetico richiede un grande piano di intervento nazionale che il bilancio dello Stato italiano fatica a sostenere. Non c'è più la pazzia di portare tutti in classe D entro il 2033, ma certamente è un qualcosa di molto ambizioso, se vogliamo anche stimolante". E' quanto dice il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin in un'intervista alla 'Stampa', nel commentare la direttiva sulle case green ratificata la settimana scorsa dal Parlamento europeo.

"Per come si era messa la questione 7-8 mesi fa - spiega - è andata bene e comunque se i cittadini europei hanno ottenuto migliori condizioni e più flessibilità è grazie alle proposte dell'Italia. Secondo noi questi interventi andavano collegati ad un piano più ampio e alla previsione di una maggiore flessibilità a livello di singole nazioni, perché i vincoli che sono stati posti, almeno per quanto riguarda l'Italia, ma questo può valere anche per la Francia, non tengono conto della struttura dei fabbricati e del fatto che quasi i 2/3 ha più di settant'anni, sia della condizione di ultra frazionamento della proprietà, posto che la caratteristica italiana è quella di avere oltre l'80% di famiglie che sono proprietarie di immobili".

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Quanto ai margini nazionali di aggiustamento, aggiunge quindi Pichetto, "essendo una direttiva e non un regolamento dei margini già ci sono. Alcuni meccanismi, poi, sono da definire a livello nazionale. Ad esempio quello della seconda casa rispetto all'occupazione di quattro mesi che esenta dagli interventi di adeguamento è già diversa da paese a paese. Poi c'è il tema delle microunità, che vista la tipologia dei fabbricati del nostro paese, potrebbe far emergere tanti frazionamenti che possono non determinare sanzioni". E, aggiunge, "da parte mia non c'è nessuna intenzione di andare a proporre sanzioni per stimolare il raggiungimento del target. Noi il target lo dobbiamo raggiungere, credo con uno stimolo di tipo diverso, con benefici di tipo fiscale che nell'ambito della riforma che si sta avviando dovranno premiare più le pompe di calore e l'isolamento rispetto ad altri tipi di interventi previsti dalle norme attuali".