Economia
Cdp, Gse, AgCom, Privacy ed Entrate: nomine, immobilismo senza fine Pd-5S
La sostituzione in Cdp del consigliere leghista Valentino Grant, la nomina dei nuovi vertici dell’AgCom, della Privacy e dell’autorità anticorruzione e quella di direttori delle tre agenzie fiscali. Ma anche l’individuazione del nuovo Commissario straordinario per il terremoto nel Centro-Italia, del nuovo consiglio di amministrazione dell’Inps e del Gestore dei servizi elettrici.
L’immobilismo giallorosso in tema di nomine è servito. Mentre si avvicina la primavera in cui l’esecutivo dovrà presentare le liste per i rinnovi dei consigli di amministrazione delle grandi partecipate del Tesoro quotate in Borsa (Eni, Enel, Terna, Leonardo e Mps), M5S, Pd, Leu ed Italia Viva non riescono a trovare la quadra per una nuova infornata di nomine che in alcuni casi come quello ricordato da Repubblica della sostituzione di Grant, incompatibile con la carica perché eletto a maggio dello scorso anno eurodeputato del Carroccio, in Cdp si trascina da oltre otto mesi.
L’articolo due del decreto Milleproroghe ha prorogato per la seconda volta in sei mesi i vertici delle autorità per le Comunicazioni (scaduti il 25 luglio dello scorso anno) e della Privacy (scaduti il 19 luglio), mentre per quanto riguarda l’anticorruzione prima guidata da Raffaele Cantone che si è dimesso anzitempo, lsa gestione è stata affidate al consigliere più anziano Francesco Merloni che però non ha le stesse deleghe di un presidente.
Il gioco de veti incrociati tiene sotto scacco anche le Agenzie fiscali: l’unica per cui è spuntato un nome su cui il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri punta è quello di Ernesto Maria Ruffini per cui si tratterebbe di un ritorno, ma al momento anche questa nomina non si è sbloccata.