Economia
Che cos'è l'esercizio provvisorio e quando entra in vigore
Nel caso del nostro paese, se non si dovesse trovare un accordo entro il 1° gennaio, la cifra disponibile ammonterebbe a 35 miliardi di euro
Esercizio provvisorio: che cos'è
L'esercizio provvisorio è una modalità di spesa pubblica che fa riferimento alle risorse stanziate nella precedente Legge di Bilancio per poter intervenire nelle attività pubbliche. Deve essere applicato per legge e non può durare per più di 4 mesi. Nel caso del nostro paese, se non si dovesse trovare un accordo entro il 1° gennaio, la cifra disponibile ammonterebbe a 35 miliardi di euro. L'esercizio provvisorio è stato esercitato per 33 volte, negli anni compresi dal 1948 al 2018.
Come funziona l'esercizio provvisorio
La gestione provvisoria viene così normata: "Per quanto pagamenti, l’articolo 163, comma 1 del Tuel stabilisce che essi debbano essere effettuati entro i limiti determinati dalla somma dei residui al 31 dicembre dell’anno precedente e degli stanziamenti di competenza al netto del fondo pluriennale vincolato".
Essa scatta automaticamente se il bilancio di previsione non è approvato dal Consiglio entro il 31 dicembre dell'anno precedente, in difetto di altre decisioni finanziarie. Nel corso della gestione provvisoria l'ente può assumere solo obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelle tassativamente regolate dalla legge e quelle necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente. Nel corso della gestione provvisoria l'ente può disporre pagamenti solo per l'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente.