Economia

Cina, occhio alle ripicche Usa. Btp fuoristrada sulla via della Seta

Buddy Fox

Il debito, materia di scambio soprattutto con gli Stati Uniti che ci forniscono accordi economici e finanziari e chiedono in cambio fedeltà nelle relazioni

I motivi, e le critiche, ovviamente sono sempre molto validi, e se fino a qualche anno fa era preponderante il tema economico (soprattutto perché la Cina non era ancora un pericolo tecnologico militare), oggi in testa ci sono le relazioni internazionali e la geopolitica. Questo perché per più di un decennio c’è stato il semaforo verde degli Stati Uniti, che della Cina avevano fatto la loro fabbrica. Ora che l’impero popolare si è creato una robusta autonomia in tutti i campi, gli Stati Uniti cominciano a mettere il veto, ed è il motivo principale per cui l’attuale comportamento italiano più accondiscendente verso Xi Jinping sta diventando irritante per gli Usa.

“Italia prima” è uno slogan che riecheggia in continuazione in questi giorni, ma la vita di uno Stato non è fatta di slogan, c’è anche politica, strategia nazionale (che per gli Usa viene prima della strategia economica) e che riguarda la storia, materia che molti tendono a dimenticare. Invece non dobbiamo scordare che L'Italia è un paese che ha perso l’ultima guerra, un paese che ha avuto l’aiuto degli americani e che anche grazie all’America si è sviluppato. Possiamo dimenticare in cosa consiste la presenza degli Stati Uniti, anche solo attraverso le basi, nel nostro Paese? E la finanza? Partecipazioni e debito in mano agli americani; in caso di un eventuale “sgarbo” potrebbe anche costarci futuri aiuti, mancati acquisti se non addirittura vendite dei nostri delicati Btp.

Non dimentichiamo le agenzie di rating made in Usa abili a sottoporre il nostro paese ai ricatti internazionali gettando ombra sulla nostra "credibilità", sostantivo abusato e tirato in causa ogni qualvolta ci devono declassare. E infine il debito, materia di scambio soprattutto con gli Stati Uniti che ci forniscono accordi economici e finanziari e chiedono in cambio fedeltà nelle relazioni. L'accordo con la Cina sembra riguardare 2 miliardi di euro. Di più o di meno di quanto rischiamo di perdere? La decisione è sicuramente solo nostra. L'importante però è prenderla in piena consapevolezza delle possibili e future conseguenze.

@paninoelistino