Economia

Cir, De Benedetti: "Vendere asset? Non ci pensiamo. Ora fusione con Cofide"

De Benedetti: "Cir? non ci pensiamo proprio a vendere asset"

CIR: DE BENEDETTI, 'VENDERE ASSET? NON CI PENSIAMO, E ORA FUSIONE CON COFIDE'

"Vendere asset? Non ci pensiamo proprio. Cir poteva distribuire un maxi-dividendo e non l'ha fatto per dedicare queste risorse allo sviluppo del gruppo". Lo dice, in un'intervista al 'Sole24Ore', il presidente di Cir Rodolfo De Benedetti, che aggiunge: "Andiamo verso la fusione con Cofide (di cui De Benedetti è presidente, ndr) senza rinunciare alle ambizioni di investire in Italia. Ragioniamo in un'ottica di mediolungo periodo e crediamo in questo Paese che è e deve restare ancorato all'Europa". Proprio sulla fusione, De Benedetti ricorda: "La struttura societaria basata sulla doppia holding risaliva agli anni '70 ed era stata spiegata da mio padre con le ambizioni imprenditoriali che all'epoca erano superiori al capitale disponibile. Quel tipo di struttura è oggi sorpassata dagli eventi e dall'evoluzione dei mercati. È vero, la fusione l'abbiamo esaminata più volte negli anni scorsi, ma prima c'erano alcune complessità da risolvere. Servivano condizioni di mercato che permettessero un rapporto di concambio equilibrato per tutti gli azionisti di Cir e Cofide. E risale a pochi anni fa la legge che in Italia ha introdotto il diritto di voto maggiorato per gli azionisti di lunga durata. Ecco perché solo ora abbiamo deciso di procedere", precisa.

E nel rendere noto che da parte del governo c'è "il via libera" alla fusione, spiega: "Abbiamo creduto nell'Italia dalla nascita di questo gruppo e continuiamo a crederci, nonostante fasi alterne e momenti bui. È un Paese che ci ha dato tanto, e non lo dimentichiamo. Certo, nel corso degli anni ci sono stati vari momenti in cui la governance del Paese ci ha preoccupato. Ma non facciamo trading di aziende in base agli orientamenti passeggeri della politica", aggiunge De Benedetti.