Economia

Commercio estero: Istat, a maggio export +8% annuo, import +3,4%

A maggio l'export italiano e' cresciuto su base annua dell'8%, dato determinato dall'aumento delle vendite registrato sia per l'area Ue sia per quella extra Ue

A maggio l'export italiano e' cresciuto su base annua dell'8%, dato determinato dall'aumento delle vendite registrato sia per l'area Ue (+8,1%) sia per quella extra Ue (+7,8%). Lo comunica l'Istat, precisando che le importazioni hanno segnato un aumento del 3,4% (+4,1% dai mercati extra Ue e +2,8% dall'area Ue). A maggio l'Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l'estero, piu' intensa per le esportazioni (+1,3%) che per le importazioni (+0,7%). L'aumento congiunturale dell'export e' da ascrivere prevalentemente all'incremento delle vendite verso l'area Ue (+1,7%) mentre quello verso i mercati extra Ue risulta piu' contenuto (+0,8%). Nel trimestre marzo-maggio 2019, rispetto al precedente, si registra un incremento delle esportazioni (+1,4%) e un piu' lieve aumento delle importazioni (+0,4%). Tra i settori che contribuiscono positivamente alla variazione tendenziale dell'export nel mese di maggio, l'istat segnala articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+49,8%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+4,3%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e pelliccia (+19,8%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+6,6%). Le esportazioni di autoveicoli diminuiscono su base annua (-7,4%). (AGI) Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all'incremento delle esportazioni sono Stati Uniti (+16,0%), Germania (+8,4%), Svizzera (+21,4%) e Francia (+8,4%) mentre si registra una flessione delle vendite verso i paesi Opec (-14,3%), i paesi Asean (-7,3%) e la Turchia (-6,2%). Nei primi cinque mesi del 2019, l'aumento su base annua dell'export (+4,0%) e' determinato principalmente dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+26,5%), prodotti tessili e dell'abbigliamento, pelli e accessori (+8,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+4,9%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+8,3%).