Economia

Compagnie assicurative, pronto il regalino renziano da 1,5 miliardi

Assicurazioni, buono il quinto tentativo sui danni gravi? Stando a come si stanno mettendo le cose in Parlamento  ricostruite dal Fatto Quotidiano parrebbe che il governo Renzi stia preparando un regalino non da poco, un miliardo e mezzo circa di minori costi (su sei miliardi di utili complessivi di settore), per le compagnie che, in cambio, non mancano mai di far sentire al Tesoro il proprio appoggio da primary dealer sui titoli di Stato.

Il quinto blitz da parte delle assicurazioni (ci provarono prima con Berlusconi, poi con Monti, poi con Letta e già una volta pure Renzi) che cercano di depotenziare i danni gravi, cioè quelli che nelle tabelle valgono dai 9 punti percentuali in su fino alla morte e che secondo l'Ania (la Confindustria delle assicurazioni) ammontavano nel 2014 circa 5 miliardi. Un gruzzolo che i colossi delle polizze stanno cercando di ridurre di circa un terzo da anni.

Come lo faranno? Il blitz è stato preparato con un emendamento di quattro righe al ddl Concorrenza a firma Francesco Scalia in discussione ora in Senato, dopo che già alla Camera l'intervento di alcuni deputati del Pd aveva modificato il testo pro-Ania uscito da Palazzo Chigi. Chi è Scalia? Oltre a essere senatore Dem, è un avvocato con expertise in compagnie assicurative e numero uno del Pd a Frosinone.

Il testo dell'emendamento dice che “quando sussista un danno biologico, l’ammontare complessivo del risarcimento riconosciuto è esaustivo del risarcimento di ogni danno non patrimoniale, incluso quello derivante dalla lesione di ogni diritto primario o costituzionalmente protetto della persona”. In sostanza viene completamente cancellato il "danno morale" che in percentuale equivale a circa un terzo del risarcimento. Il colpo di gomma da cancellare dovrebbe intervenire sulle “tabelle di Milano”, cioè quelle elaborate dagli esperti del tribunale milanese, unanimemente giudicate (anche dalla Cassazione) scientificamente inappuntabili. Griglie che per le compagnie però costano troppo. Oggi a Palazzo Madama, mentre le Associazione Vittime della Strada protestano, la modifica verrà discussa in una riunione tra governo e maggioranza.

Nel ddl, in commissione al Senato, risultano anche inserite altre due norme pro-compagnie assicuratice come quella che impone solo all’assicurato di presentare i suoi testimoni al momento della denuncia del sinistro (per la compagnia invece vale ancora il codice civile) e un’altra che consente alle assicurazioni di rinviare di 120 giorni il momento in cui il cliente può denunciarli se non vogliono risarcirlo.