Confindustria, Aurelio Regina in un cul de sac - Affaritaliani.it

Economia

Confindustria, Aurelio Regina in un cul de sac

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Mentre in Emilia-Romagna Guido Ottolenghi non chiude definitivamente la porta ad altri candidati regionali, Aurelio Regina, ex numero uni di UniLazio e candiato alla presidenza di Confindustria, non sa più che pesci pigliare. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, dopo aver bussato non solo alla porta di Gianfelice Rocca, ma anche a quella del fratello Paolo ed esser stato salutato con un cortese "no" e dopo aver riscontrato la freddezza delle Regioni del Nord alla propria candidatura, il presidente del Sigaro Toscano (che ieri ha mandato una mail a tutti gli associati con il proprio programma invitandoli ad integrarlo con le proposte 2.0 dal territorio) si sta scervellando per aumentare le proprie aderenze.

Ora, pare sia finito in un cul de sac, perché, sempre secondo alcuni rumors, è stato diffidato pubblicamente in una riunione associativa a Roma sia dal numero uno Maurizio Stirpe che dal past president Luigi Abete nell'avventurarsi in qualsiasi alleanza con l'altro candidato al post-Squinzi Alberto Vacchi, sentendosi dire che altrimenti il Lazio e Roma avrebbero votato il salernitano Vincenzo Boccia.

Ciò nonostante, Regina fatica a cedere alle lusinghe di Montezemolo e di Maccaferri, sostenitori della candidatura Vacchi, che lo stanno pressando affinchè faccia l'accordo con il presidente di Unindustria Bologna (Vacchi). Non a caso l'e-mail con la quale Regina ha spedito a tutto il sistema dell'Aquilotto il suo manifesto guarda caso è stato inviata proprio dal gruppo Maccaferri.

Intanto, parlando di Confindustria, il sempre bene informato Luigi Bisignani riporta che il past president e presidente dell'Eni Emma Marcegaglia appoggia Boccia mentre Gianfelice Rocca punta su Vacchi, ma che il vero disegno del numero uno di Assolombarda si chiama fusione Sole 24 Ore-CorSera.