Confindustria,chi sta con chi in Veneto.Vacchi, flop nella sua regione - Affaritaliani.it

Economia

Confindustria,chi sta con chi in Veneto.Vacchi, flop nella sua regione

di Andrea Deugeni
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Mentre parte nel tardo pomeriggio lo screening a porte chiuse dei quattro candidati alla prossima presidenza di Confindustria da parte degli industriali del Nord Ovest (a Torino), iniziano a circolare le prime indiscrezioni sugli orientamenti preferenziali delle associazioni territoriali nei confronti del poker di aspiranti alla successione di Giorgio Squinzi. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, all'interno del Veneto, come anche in Lombardia e in Emilia Romagna, regioni chiave assieme al Piemonte nella scelta del numero uno di Viale dell'Astronomia, le visioni degli associati vanno in ordine sparso.

Diversamente da quanto affermato a metà gennaio dal presidente di Confindustria Veneto Roberto Zuccato, il Nordest non voterà compatto. Ci sono alcune grandi territoriali, le cui differenti preferenze non dovrebbero ricomporsi e confluire su un candidato unico in Zona Cesarini. Anzi, pare addirittura che alcuni associati veneti abbiano invitato caldamente lo stesso Zuccato a non affermare prima che nel suo incontro fissato con i saggi (che dovrebbe essere il 9 marzo a Verona, dopo l'incontro a porte blindatissime come quello di Torino) rappresenterà l'intera regione (fonti vicine alla presidenza fanno sapere che quello di Zuccato sarà solo un ruolo di coordinamento anche perché pare che le territoriali venete fisseranno singoli incontri, come alcune associazioni dell'Emilia-Romagna). Treviso sarebbe orientata su Aurelio Regina che avrebbe offerto una vicepresidenza all'ex presidente degli industriali trevigiani Alessandro Vardanega, Padova dovrebbe ancora sciogliere le sue riserve mentre Verona e Vicenza vorrebbero presidente di Confindustria Vincenzo Boccia

Risulta spaccata anche l'Emilia Romagna che non parte compatta ai nastri di partenza sul candidato di casa Alberto Vacchi. In favore del presidente di Unindustria Bologna ci sono la sua provincia, Ferrara e Modena mentre Parma, Piacenza e Reggio Emilia non sono orientate a conferire al presidente di Confindustria Emilia Romagna Maurizio Marchesini la delega lunedì per andare a rappresentare dai saggi tutte le territoriali regionali. Di più: dopo aver riunito i propri direttivi, Ravenna, Forlì e Rimini (Confindustria Romagna)andranno, nella persona di Guido Ottolenghi, a riferire automamente ai notai di Confindustria, incaricati di verificare il possesso dei requisiti da parte di Bonometti, Boccia, Regina e Vacchi (fra cui almeno il 20% dei voti assembleari), le volontà dei propri consigli (è già stato fissato l'appuntamento).

Infine, pare che alla torinese Lucia Mattioli che questo pomeriggio farà gli onori di casa fra le mura dell'assoindustria locale nel faccia a faccia fra i quattro candidati (si confronteranno sui programmi), andrà sicuramente una vicepresidenza. Non avendo propri front-runner, il Piemonte andrà in pressing compatto almeno su questo.