Confindustria,i vacchiani chiedono la delega Organizzazione.Ma LCdM...
Stallo sul completamento della squadra di vicepresidenze di Boccia. Oggi incontro a Bologna
L'organigramma complessivo della propria squadra è pronto. Vincenzo Boccia deve soltanto sistemare alcuni incastri per riempire una casella. Dopo la sconfitta del presidente di Unindustria Bologna Alberto Vacchi, le rivendicazioni per una ricomposizione unitaria del fronte confindustriale sono praticamente concentrate sull'asse Assolombarda-Confindustria Emilia Romagna. Asse da cui proviene, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la richiesta di una vicepresidenza con delega all'Organizzazione. La funzione, per intendersi, affidata durante la sua presidenza da Giorgio Squinzi ad Antonella Mansi.
Come mai il fronte vacchiano punterebbe alla poltrona del "ministro dell'Interno" di Viale dell'Astronomia? Semplice: da quell'ufficio si può controllare l'intero sistema dell'Aquilotto. Per quella delega, l'asse Milano-Bologna ha fatto i nomi di Maurizio Marchesini, attuale presidente di Confindustria Emilia Romagna (grande sponsor di Vacchi) oppure di un assolombardiano doc. Fedele, cioè, a Gianfelice Rocca.
Sulla carta, la squadra di vicepresidenti di Boccia sarebbe dunque pronta con una compattezza ritrovata concedendo la delega all'Organizzazione ai vacchiani. Peccato che, in questi ultimi giorni, sia spuntata ancora una volta la manina di Luca Cordero Montezemolo (priva di voti assembleari) che per quel posto insisterebbe per una permanenza della toscana Antonella Mansi. Pressing che ha mandato in stallo il completamento dell'organigramma dei vice di Boccia e che nemmeno gli incontri di oggi in terra bolognese sono riusciti a sbloccare. Sulla nomina della Mansi, poi, starebbe rumoreggiando l'intero sistema confindustriale e molti grandi elettori bocciani.