Economia
Confindustria, le precisazioni di Boccia che prepara il voto a distanza
Confindustria, la partita della presidenza
Una precisazione, forse dettata sono i rumors che circolano nel Sistema Confindustria da più di qualche mal di pancia scoppiato al Nord per il rinvio del Consiglio generale del 26 marzo e, a quanto pare, anche nello stesso Consiglio di Presidenza ovvero l'organo della confederazione degli imprenditori italiani che racchiude la squadra di vicepresidenti dove la decisione non sarebbe stata condivisa prima.
Dopo la lettera di ieri in cui annunciava di rimandare il voto di designazione del nuovo presidente per l'emergenza Coronavirus che non consentiva di recarsi fisicamente a Roma e di poter rispettare le modalità di voto a scrutinio segreto, il numero uno di Confindustria Vincenco Boccia invia un'altra missiva ai 182 membri del Consiglio generale.
Nella lettera che Affaritaliani.it pubblica sotto in esclusiva, Boccia sottolinea che la nuova data del 16 aprile per la riunione dell'ex Giunta verrà rispettata. Nel caso le limitazioni alla circolazione delle persone "dovessero sussistere ancora", non ci saranno, cioè, ulteriori rinvii del voto, perché verranno adottate "modalità di esecuzione (dell'espressione delle preferenze fra il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi e la vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli, ndr) a distanza".
"Cari Colleghi, a completamento di quanto comunicato con la lettera trasmessa ieri - scrive infatti Boccia - desidero precisare che, nella ipotesi non auspicabile in cui al 16 aprile dovessero sussistere ancora impedimenti e dunque non fosse possibile espletare le formalità di voto secondo il metodo previsto dallo Statuto, la designazione del nuovo presidente potrà avvenire anche utilizzando una modalità di esecuzione a distanza. La possibile modalità alternativa di esercizio del voto sarà discussa ed elaborata dal Consiglio di Presidenza in occasione della prossima riunione già fissata per il 25 marzo".
@andreadeugeni