Economia
Confindustria, Rocca al pranzo Mattioli-Bonomi. Rumor: le velleità di Marinese
Piccoli sgarbi al bon ton confindustriale. Le mosse dei candidati nella partita della presidenza della confederazione degli imprenditori
La sfida a tre per la presidenza di Confindustria fra Carlo Bonomi, Licia Mattioli e Giuseppe Pasini inizia a farsi dura: tutti e tre sono determinati a giocare le proprie carte in una partita che ai nastri di partenza vede in netto vantaggio il presidente di Assolombarda, ma che non è per niente già chiusa. Giusto 24 ore prime del fischio della fine per la presentazione delle autocandidature, Bonomi e Mattioli si sono visti per un pranzo a Milano che, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, ha visto anche la presenza di Gianfelice Rocca. Già, quello di martedì 5 è stato un incontro a tre con il patron di Techint, ex vicepresidente di Confindustria, predecessore di Bonomi in Via Pantano ma soprattutto uno degli industriali italiani più blasonati e rinomati, seduto allo stesso tavolo. Imprenditore che pare non stia avendo per niente un ruolo secondario.
Che Rocca sia il grande supporter di Bonomi (sin dai tempi del passaggio del testimone in Assolombarda) è cosa nota a chi segue da vicino le vicende di Confindustria. Meno invece che sia impegnato così in prima linea. Cosa si saranno detti i tre imprenditori? Ovviamente le bocche sono cucitissime, ma la presenza di Rocca è un segno che la competizione per il dopo-Boccia è molto sentita nella confederazione dell’Aquilotto.
Nel weekend, poi, non sono passate inosservate nel Sistema la parole di Pasini rilasciate al Giornale di Brescia intervistato in occasione dell’Assiom Forex, appuntamento che si è svolto nella città della Leonessa e il fatto che Licia Mattioli abbia stampato il proprio programma per la corsa alla presidenza su carta intestata di Confindustria.
Su entrambi qualcuno ha storto il naso. Le dichiarazioni del numero uno degli industriali bresciani (“Ora si apre un nuovo campionato. Sapevamo perfettamente che Bonomi era più avanti di noi. Dobbiamo recuperare ma ora ripartiamo tutti da zero. Porto con me un bagaglio importante di esperienze come imprenditore, non è detto che questo basti, ma penso possa fare la differenza”, ha detto) sul diretto confronto con Bonomi, ha fatto notare qualche imprenditore, sono risultate non perfettamente in linea col bon ton confindustriale (anche se lecite secondo le rigide norme dello statuto, visto che la consegna del silenzio da parte dei candidati è terminata alle 24 del 6 febbraio). Come anche la scelta della Mattioli di stampare il proprio programma su fogli intestati, come se fosse la candidata “espressione dell’associazione” (probabilmente trattasi soltanto di una scelta casuale senza grossi significati, essendo l'industriale torinese già vicepresidente della confederazione. "E' normale che usi la carta della sede centrale", ha spiegato qualcuno).
Intanto, continuano le indiscrezioni su quanti aspirano alla carica di vicepresidente con il successore di Boccia. Radioconfindustria segnala le velleità di Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia e Rovigo che fa il tifo per Carlo Bonomi e che mira a entrare nella squadra di Mr Synopo se questi confermerà il proprio vantaggio fino alla fine.
@andreadeugeni