Economia
Confindustria, si allarga il fronte pro-Bonomi. Pordenone con Mr Assolombarda
La partita della presidenza. I movimenti a Nordest. Rumors
Si rafforza il fronte pro-Bonomi nella corsa alla presidenza di Confindustria. Mentre gli altri tre candidati che si preparano a sfidare il numero uno di Assolombarda utilizzeranno tutto il tempo utile a disposizione (e cioè il 5 febbraio) per presentare ai saggi la lista con le firme raccolte per le autocandidature (documenti che, rivela una fonte interna, possono valere in sede di alleanze per decidere chi fra Mattioli, Pasini e Orsini fronteggerà Bonomi perché in possesso di maggior sostegno), il presidente dell’associazione di via Pantano, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, può godere a Nordest anche dell’appoggio degli industriali di Pordenone. Consenso che arriva mentre sono risultate note stonate nel Sistema le parole di ieri del presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.
L'industriale bresciano ha sottolineato che la propria Regione che rappresenta "tra il 30 e il 40% dell'export" può anche pretendere di “esprimere quindi la guida degli industriali italiani”. Affermazioni che, mentre il sostegno si sta coagulando, non fanno certo un favore a Bonomi.
Intanto, chi segue da vicino all’interno della confederazione la partita della presidenza dell'Aquilotto segnala come a Venezia il sindaco Luigi Brugnaro non stia per niente nascondendo di fare il tifo per Bonomi, endorsement e sponsorship che non passano certo inosservate in Unindustria nella Laguna.
In più, si vocifera che Verona, che schiera nella squadra di presidenza di Vincenzo Boccia il vice Giulio Pedrollo, non abbia ancora scelto con chi stare per non mettere in imbarazzo proprio lo stesso Pedrollo, imprenditore che nel team di vertice di Viale dell’Astronomia siede con Licia Mattioli. Che anche sotto l’Arena gli industriali siano per Bonomi? Lì le assemblee, il presidente di Assolombarda le ha battute tutte e ora pare stia capitalizzando.
PS: Oggi i Giovani di Confindustria hanno riunito il Consiglio centrale in cui si è deciso di iniziare un percorso di valutazione dei candidati alla presidenza, ascoltandone i programmi. Fortunatamente, visto che in una congiuntura di crescita da prefisso telefonico e con la politica totalmente assente e immobilizzata dal voto regionale, c’è bisogno di un corpo intermedio capace di ridettare l’agenda (più di qualcuno si è lamentato giovedì per l'aria da semestre bianco e la rapidità con cui si è chiuso il Consiglio che ha scelto solo i saggi senza un minimo di analisi sulla situazione economica e politica nazionale).
Ma fra i babies di Viale dell'Astronomia decideranno il presidente Alessio Rossi, bonomiano di ferro e i pochi membri del Consiglio generale, dove l’intendimento è quello di arrivare ad un sostegno compatto e condiviso.
@andreadeugeni