Economia

Confindustria, ultimo giorno per le autocandidature: il borsino aggiornato

di Marco Scotti

Orsini ancora in testa, si riduce il divario con Garrone: entrambi accreditati di una forbice tra i 40 e i 50 voti. Gozzi in netta ripresa tra i 25 e i 30

Confindustria, ultimo giorno per le autocandidature: il borsino aggiornato

Impazzano le previsioni sulle firme necessarie che dovranno essere consegnate entro la mezzanotte di oggi ai saggi per concorrere alla presidenza di Confindustria. Secondo le ultime indiscrezioni, in testa ci sarebbe ancora Emanuele Orsini il quale, rispetto all'ultimo borsino elaborato da Affaritaliani.it, avrebbe guadagnato ulteriori preferenze e potrebbe ottenere tra i 40 e i 50 voti. Qualcosa meno, ma sempre in un range analogo, dovrebbe spettare anche a Edoardo Garrone. Come detto in precedenza, le quotazioni del patron di Erg sarebbero in salita dopo l'endorsement pesante di Assolombarda. 

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Più staccati gli altri due pretendenti. Antonio Gozzi, secondo "Radio sistema Confindustria", sarebbe

Confindustria, Gozzi presenta candidatura per la presidenza

Antonio Gozzi ha presentato la propria candidatura per la presidenza di Confindustria. Secondo quanto si apprende l'imprenditore ligure potrebbe contare su una trentina di firme a suo sostegno. Gozzi, nato a Chiavari nel 1954, è presidente del gruppo Duferco, della Virtus Entella e di Federacciai. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Genova, si è sempre occupato di attività e temi riguardanti l'industria, l'energia e lo shipping. È inoltre presidente di Interconnector Energy Italia il consorzio che organizza le prime 80 imprese italiane energivore nei settori dell'acciaio, della chimica del cemento e della carta. E' membro del Consiglio Generale di Confindustria ed è membro dell'Esecutivo dell'Aspen Institute. È membro del Comitato Tecnico Energia di Confindustria, in cui si occupa in particolare dei complessi problemi tecnologici e finanziari che il processo di decarbonizzazione del sistema manifatturiero comporta. 

accreditato di una forbice tra i 20 e i 30 voti assembleari, così come Alberto Marenghi. Con una differenza sostanziale: mentre l'imprenditore mantovano è rimasto stabile, il patron di Duferco avrebbe guadagnato parecchio rispetto all'ultimo borsino ed è ampiamente sopra il quorum delle 18 firme necessarie per poter essere candidati alla poltrona di presidente di Confindustria, grazie anche all'appoggio dell'entourage di vecchia militanza socialista. Gli spifferi di Viale dell'Astronomia raccontano che, nel caso di una vittoria di Gozzi, potrebbe tornare sulla scena Marcella Panucci come direttore generale. Nel weekend, tra l'altro, è arrivato anche l'endorsement delle territoriali di Bergamo e Brescia per il patron di Duferco.

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I passaggi ulteriori sono già tracciati. Da domani, una volta ufficializzati i nomi, partirà anche il "tour" dei tre saggi, che apriranno le consultazioni con la bas eimprenditoriale giovedì 15, a Milano, nelle sede di Federchimica. Seconda tappa sarà Bologna il 16 febbraio. Poi i tre si sposteranno a Torino il 23 febbraio. Il 28 e 29 febbraio saranno a Roma nella sede di Confindustria. Il primo marzo di nuovo a Milano, questa volta in Assolombarda. Il 9 marzo a Padova e come tappa finale ci sarà Napoli l'11 marzo. Al termine delle consultazioni, i saggi individueranno i nominativi dei candidati che saranno chiamati ad ufficializzare l'accettazione della candidatura e ad illustrare il proprio programma in occasione del Consiglio Generale del 21 marzo. Il nuovo leader di Confindustria verrà designato, a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei votanti, il 4 aprile dal Consiglio generale e sarà poi eletto dall'assemblea dei delegati in programma per il 23 maggio.