Economia

Consob, Savona:"Ripartire dagli investimenti.Piano pubblico-privato da 20 mld"

La crescita italiana ha il suo "epicentro negli investimenti e da questi si deve ripartire". Ne è convinto il neo presidente della Consob, Paolo Savona, che ne ha parlato durante l'incontro annuale (il primo da quando è stato nominato) con il mercato finanziario.

"La fiducia - e' il suo ragionamento - trova alimento nella crescita reale, che a sua volta la genera se il clima politico e sociale resta favorevole". Da qui l'urgenza di far ripartire gli investimenti: "Il binomio fiducia-crescita riceverebbe un impulso certo e rilevante da un'azione congiunta del settore privato e pubblico italiano per attuare investimenti aggiuntivi nell'ordine di 20 miliardi di euro, utilizzando risparmio interno".

Il video della relazione annuale del presidente della Consob Paolo Savona

Infondati sospetti insolvenza nostro debito pubblico. I sospetti di insolvenza sul debito pubblico italiano sono "oggettivamente infondati". Savona indica che "il rispristino della fiducia nel futuro dell'Italia e' lo scopo prioritario" su cui si concentrera' l'azione della Consob sotto il suo mandato. Azione che prende spunto dall'analisi della situazione del Paese, "alla sottovalutazione di aspetti importanti della solidita' economica" di cui gode come i flussi di risparmio in eccesso rispetto all'uso interno. Nel valutare il rapporto tra debito e pil la fiducia ha un ruolo essenziale: Savona cita l'esempio del Giappone dove "livelli di indebitamento nell'ordine del 200% non contrastano con gli obiettivi economici e sociali perseguiti dalla politica".

Cio' non significa che non esista un limite all'indebitamento, prosegue il presidente della Consob, "ma per garantirne la sostenibilita' il suo incremento deve restare al di sotto del saggio di crescita del Pil". E' importante quindi parlando di debito applicare un criterio di razionalita' che se "venisse accettato a livello europeo e fosse rispettato dalle autorita' di Governo, restituirebbe ai debiti sovrani, incluso quello italiano, la dignita' di ricchezza protetta che ad essi attribuiscono giustamente gli investitori. Il raggiungimento di questa condizione allontanerebbe i sospetti sulla possibilita' di insolvenza del nostro debito pubblico, oggettivamente infondati". 

Savona ricorda che per il rientro del debito pubblico verso il 60% del pil "le tecniche per farlo esistevano e tuttora esistono senza costi per nessuno e con vantaggi per tutti". Savona aggiunge che considerato che l'investimento in titoli si realizza impiegando risparmi che hanno gia' assolto agli obblighi tributari, e' un dovere delle autorita' di Governo operare per ripristinare il convincimento che essi siano effettivamente ricchezza. Le regole e i comportamenti che contrastano con il raggiungimento di questo obiettivo vanno modificati". 

Su Italia pregiudizi che ignorano forza nostre imprese. "Senza voler negare l'esistenza di problemi interni al Paese, i giudizi negativi non di rado espressi da istituzioni sovranazionali, enti nazionali e centri privati appaiono prossimi a pregiudizi". Questi "giudizi negativi", secondo il numero uno della Commissione, sono "resi su basi parametriche finanziarie convenzionali che non tengono conto dei due pilastri che reggono la nostra economia e societa': la forza competitiva delle nostre imprese sul mercato globale e il nostro buon livello di risparmio". Cosi' come esistono "fattori distorsivi legati alla sottovalutazione di alcuni aspetti importanti della solidita' economica del Paese".

Savona, sul finale della sua relazione, si e' detto convinto che ricreare "la fiducia sulla solvibilita' del Paese" permetterebbe di far ripartire "il circolo virtuoso dello sviluppo, che non e' formato dal solo innalzamento della crescita materiale, ma da tutte le componenti della societa'".

Non esistono vincoli su crescita, tutti abbassino toni. Rispetto al futuro dell'Italia "non esiste alcun vincolo oggettivo insuperabile alla nostra crescita". Il numero uno della Commissione, usando in prestito la metafora filosofica del mito della caverna ("e' come se l'Italia fosse collocata dentro") ha quindi lanciato un appello: "E' compito di chi riveste posizioni di vertice della politica, dell'economia e dei mezzi di informazione rafforzare la luce e abbassare i toni per ristabilire la fiducia sul futuro del Paese".

Fintech nuova frontiera, legislatore ne comprenda importanza. L'innovazione finanziaria, il fintech e l'intelligenza artificiale sono una nuova frontiera che pochi nel mondo hanno raggiunto. "I piu' devono ancora percorrere il tratto che da essa li divide. L'Italia e' tra questi" indica il presidente della Consob Paolo Savona al suo primo incontro annuale con il mercato. Savona indica tra i nuovi compiti della Consob governare le innovazioni finanziarie e migliorare gli strumenti di controllo e critica l'incertezza del legislatore italiano: "i ritardi nel varo di normative volte ad accrescere la micro diffusione del Fintech sono un indicatore significativo delle difficolta' del legislatore a comprendere l'importanza di queste innovazioni".

Non va forzata la destinazione della raccolta del risparmio. Le ultime innovazioni alla normativa sui Pir non piacciono a Savona che ne critica la finalita'. "Le nuove forme finanziarie introdotte dall'Italia per veicolare risparmio attraverso le borse valori hanno prodotto frutti significativi ma e' riemersa la concezione, non di mercato, che la destinazione dei fondi raccolti va forzata per innalzare la crescita. Si dispone di una buona evidenza che queste forzature operano invece in senso contrario". Savonanota che la dimensione della nostra borsa e del nostro mercato finanziario resta in italia relativamnete modesta e l'esistena di una base produttiva limitata lo giustifica solo in parte. 

Serve un bond europeo privo rischi per stabilita' finanziaria. Un bond europeo privo di rischio emesso dall'Esm per dare "un contributo significativo alla stabilita' finanziaria a livello europeo e togliere quelle asimmetrie che oggi si registrano per il fatto che l'unico 'safe asset' esistente in Europa e' il Bund tedesco. Savona specifica la sua proposta, diversa da quella tradizionale di eurobond in quanto aggira l'ostacolo della mutualizzazione del debito, insormontabile per la contrarieta' dei paesi del Nord Europa. "Per un corretto avvio dell'iniziativa va preso atto che la Ue rifugge dalla mutualizzazione dei rischi finanziari nazionali e, pertanto, il credito va concesso se il percipiente accetta la clausola di rimborso privilegiato". Secondo Savona "con questo nuovo strumento non sarebbe piu' necessario porre vincoli alla libera scelta di investimento delle banche europee allo scopo di garantire un minor rischio per i depositanti".

Savona, nota che la proposta e' raccomandata da molti per migliorare l'assetto operativo dell'Unione Europea ed e' stata sostenuta anche dal Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco presente in sala. Il presidente della Consob nota pero' che nel comunicato della Commissione Europea di due giorni fa, in cui si parla della nascita di un safe asset come essenziale per il completamento dell'unione bancaria, si ricorda anche che la proposta va definita 'in parallelo con ogni possibile scelta sul trattamento regolatorio dei titoli sovrani nei portafogli delle banche'. "Sarebbe grave - commenta Savona - se la scelta da fare, risolvendo i problemi di stabilita' monetaria, ne creasse di nuovi per la stabilita' finanziaria". 

Ok criptovalute se monopolio pubblico, dominio privato e' un rischio. Le criptovalute possono essere un esempio da cui "trarre insegnamento per proteggere il risparmio" ma "l'ideale sarebbe che l'uso di questo strumento, per ora para-monetario se non proprio finanziario, diventi monopolio pubblico, come accaduto per la moneta di base". Alcuni Stati, sottolinea il numero uno della Commissione, "si stanno muovendo in questa direzione ma - avverte allo stesso tempo - l'iniziativa privata mostra di essere piu' pronta a cogliere l'innovazione e a porre il suo dominio su di essa". Da qui il suo allarme: se questo accadesse, infatti, il sistema monetario attuale "verrebbe sconvolto e il sistema finanziario coinvolto" perche' "diventerebbe problematico il controllo della quantita' di moneta e, ancor di piu', la sua riconduzione nell'alveo pubblico".

L'uso del regime contabile criptato, secondo il presidente Consob, "andrebbe ampliato per garantire la trasparenza e l'inalterabilita' del possesso e delle operazioni finanziarie". Ma non mancano, sottolinea, problemi connessi all'uso di queste innovazioni, tanto che oggi esistono "registri digitali criptati, anche molto diffusi, che non possiedono la caratteristica di impenetrabilita', una distinzione che il mercato ancora non percepisce". Da questo punto, la Consob sta "approfondendo questi aspetti con la comunita' scientifica di crittografia italiana e con i piu' avanzati centro di ricerca". Savona tocca piu' volte il nodo delle innovazione in tema di protezione del risparmio: "L'esperienza in materia di innovazioni finanziarie induce ad affermare che i contributi oggettivi in termini di rischio-rendimento che l'intelligenza artificiale puo' offrire alle gestioni del risparmio gestito, rispetto a quelle basate su valutazioni parametriche e soggettive, tarda a incorporarsi nelle gestioni di portafoglio". 

Relazione annuale della Consob: voci dal mercato

A margine della relazione di Savona, Affaritaliani.it ha fatto il punto con alcuni rappresentanti del mercato. Il presidente di Unicredit Saccomanni ha riconosciuto la bontà della relazione che “riafferma i fondamentali dell’economia italiana e lancia un appello forte per la creazione dell’unione nel mercato dei capitali, dopo il completamento dell’unione bancaria. La relazione di Savona pone anche correttamente la necessità che l’Europa si doti di un titolo privo di rischi che svolga una funzione stabilizzante”. Sulle criptovalute Saccomanni ha detto che c’è ancora tanto da fare: “Possono essere un utile strumento sul piano dei pagamenti internazionali, non credo che potranno soppiantare le monete tradizionali come il dollaro e l’euro”.

Anche Alberto Minali, AD di Cattolica, ha apprezzato la proposta di un European safe asset che “nel settore assicurativo aiuterebbe a valutare i rischi e il valore dei portafogli assicurativi”. Minali ha poi espresso qualche perplessità sulla “nostra capacità di ridurre il debito velocemente come preventivato da Savona. Per il resto il discorso è stato di alto livello e di grande inquadramento geopolitico”. Minali ha poi aggiunto che è “fondamentale il controllo delle forme finanziarie”: “Abbiamo già avuto evidenza di mercati finanziari che non si sono autoregolati, con attori privati che, se sviluppano per esempio criptovalute, vanno ricondotti nell’alveo del controllo pubblico. È un presidio necessario altrimenti possiamo inventarci qualsiasi forma di moneta fantasiosa”.

Massimo Doris ha sottolineato il richiamo alla fiducia da parte del Presidente della Consob e portato l’attenzione sulla crescita: “Lungi dal risolvere i nostri problemi con i minibot, quello che invece dobbiamo stimolare è l’economia e la spesa, creare un clima di fiducia per rimettere in circolo i denari”. Sugli investimenti Doris si è detto guardare con favore agli Eltif-Pir e ha chiesto “incentivi e agevolazioni fiscali aggiuntive perché, essendo strumenti illiquidi, per portare investimenti in quella direzione è necessaria qualche spinta in più”.

Stesso richiamo a un clima di fiducia anche per il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli: “La ripresa è possibile, ma serve fiducia e il fatto che lo riconosca il nuovo presidente della Consob è un segnale importante”.