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Economia


L'ex ad di Veneto Banca Vincenzo Consoli incontrò il presidente e il vice presidente di Banca Etruria a casa di quest'ultimo. Nel corso dell'incontro "arrivò anche la ministra Boschi che ci disse di continuare a parlare ma dopo pochi minuti se ne andò senza dire nulla".

Consoli rivela che l'allora presidente di Veneto Banca aveva saputo che una lettera simile a quella "ricevuta da noi" era stata indirizzata anche a Banca Etruria. Lettera di bankitalia nella quale veniva sollecitata l'integrazione dell'istituto con partner di elevato standing. Il presidente di Veneto Banca Trinca chiamò il presidente di Banca Etruria che conosceva e poi "mi disse: andiamo ad Arezzo a cercare di capire cosa stanno facendo loro visto che hanno ricevuto la stessa lettera".

Banche, Consoli: con Boschi un solo incontro, volevo vedere Renzi

Dopo l'incontro di inizio 2014, intorno a Pasqua, avuto ad Arezzo a casa Boschi "non ho mai piu' visto ne' sentito" la ministra Boschi. Lo ha affermato Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, in audizione alla commissione di inchiesta sul sistema bancario. Nella sua ricostruzione, Consoli sottolinea che avrebbe voluto incontrare anche Matteo Renzi per avvisarlo "che la riforma delle Popolari poteva essere pericolosa. Recentemente", ha aggiunto, "gli ho scritto due lettere ma non ho mai ricevuto risposta".

Veneto Banca, Consoli: ispezione fu strumentale e ci disoriento'

"I riscontri dell'ultima ispezione ci hanno disorientati facendoci entrare in una dimensione surreale". Lo ha detto in audizione alla Commissione d'inchiesta sulle banche, Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca, ripercorrendo la ricostruzione fatta dall'ex presidente dell'istituto, Flavio Trinca, in occasione dell'assemblea dell'aprile 2014. "La vigilanza - ha aggiunto - ci ha disegnato come una banca che opera in modo opaco". Per Consoli, "in verita' e' stata un'operazione strumentale per spingerci verso una fusione" con Banca Popolare di Vicenza.

Veneto Banca, Consoli: Barbagallo indico' come partner per noi Vicenza

La Banca d'Italia indico', attraverso il capo della Vigilanza Carmelo Barbagallo, ai vertici di Veneto Banca, nel novembre del 2013, che la banca non poteva piu' stare in piedi da sola e doveva aggregarsi con un partner di elevato standing individuato espressamente da Barbagallo nella Popolare di Vicenza. Lo riferisce l'ex a.d. di Veneto Banca, Vincenzo Consoli, audito in Commissione d'inchiesta sulle banche. Consoli descrive che Barbagallo, arrivato a Montebelluna per consegnare al cda il rapporto ispettivo di via Nazionale, invita il presidente Trinca e lo stesso Consoli a un colloquio riservato nella stanza del presidente della Banca dove riferisce ai due esponenti di Veneto Banca della decisione presa da via Nazionale. A Trinca che "quasi urlando" chiede a Barbagallo chi fosse il partner di elevato standing con cui aggregarsi, Barbagallo "a bassa voce risponde Popolare di Vicenza".
 

Commissione Banche, Zanetti (ALA): da Consoli avremo elementi interessanti ma non e' l'oracolo

 


 

Commissione Banche, Zanetti (ALA): Zonin protetto da istituzioni, mi aspettavo quelle dichiarazioni

 

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vincenzo consoli





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