Economia

Consumatori e caro bollette, uno slalom tra proposte di risparmio e fregature. Ecco come "salvarsi"

Dal caro bollette causato dall'aumento delle materie e le crisi geopolitiche fino ai "furbetti" che speculano: ecco come andrebbe tutelato il mercato

di Vincenzo Rienzi

Caro bollette ed effetti sui consumatori: il commento 

Negli ultimi anni, l’aumento delle bollette di luce e gas è diventato un problema significativo per famiglie e imprese. Le tariffe energetiche sono influenzate da diversi fattori, tra cui l’andamento dei prezzi delle materie prime, le politiche governative e le dinamiche del mercato globale. Una delle scelte che i consumatori devono affrontare riguarda il tipo di tariffa da adottare: fissa o indicizzata.

Ma la domanda da 1 milione di dollari, alla quale nessuno, e ve lo giuro, nessuno neanche gli esperti del settore sanno rispondere è: cosa conviene fare quando dobbiamo cambiare gestore o allacciare un nuovo contratto per la fornitura di energia? La risposta, come dicevo pocanzi, è tutt’altro che semplice, soprattutto se, oggi, i cittadini si trovano a far fronte a: aumenti sconsiderati della bolletta da un mese all’altro, società di energia che consce della schizofrenia che coinvolge l’andamento delle tariffe, non si vincolano più dal punto di vista contrattuale per più di 3-6 o, se ci va bene, 12 mesi. Ma vediamo a cosa sono dovuti questi aumenti.

L’aumento delle bollette è dovuto a una combinazione di fattori economici e geopolitici. Tra le principali cause troviamo: - Aumento del Prezzo delle Materie Prime. Il gas naturale e il petrolio sono alla base della produzione di energia. Un aumento del prezzo di queste materie prime si riflette direttamente sui costi energetici.Negli ultimi anni, eventi come la ripresa economica post-pandemia e le tensioni internazionali hanno causato un incremento dei prezzi. - Crisi Geopolitiche. Conflitti internazionali e tensioni tra i paesi produttori e importatori di energia possono avere un impatto significativo sui costi. Ad esempio, la guerra in Ucraina ha portato a un’impennata dei prezzi del gas naturale in Europa. - Politiche di Transizione Energetica. Le politiche ambientali mirano a ridurre l’uso di combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili. Tuttavia, la transizione richiede investimenti ingenti e talvolta può comportare un aumento temporaneo dei costi. - Inflazione e, in alcuni casi, speculazione. L’inflazione incide sul costo dell’energia, aumentando i costi di gestione delle reti di distribuzione e degli investimenti infrastrutturali. A tutto questo, poi, si aggiungano i “furbetti”,  ovvero coloro che speculano sulla instabilità dei prezzi per guadagnare più soldi, e faccio con ciò riferimento alle grandi piattaforme di investimento che sfruttano ogni situazione di crisi e instabilità per generare maggiori profitti per i loro azionisti.  

In questo meraviglioso panorama di fregature, si infila il percorso della nostra bolletta che, come ormai tutti sanno, solo per il 50% è composta dal consumo effettivo, in quanto il resto sono tutte tasse (iva, trasporto e simili). E cosa è successo a coloro che, sospinti dai consigli boriosi di una qualche gestore, hanno scelto l’applicazione in bolletta della tariffa ccdd “indicizzata”? è accaduto che tra gennaio e febbraio 2025 proprio a causa di questa scelta sbagliata – e incolpevole – i consumatori hanno ricevuto in bolletta un bel salasso, che si attesta tra il 25% e il 28% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ma cosa è meglio? Autorizzare queste grandi compagnie a propinarci decine e decine di inutili proposte che alla fine, invece di favorire noi consumatori, favoriscono solo loro, sta diventando una fastidiosa abitudine. E' necessario che il mercato dell’energia sia regolamentato, sia posto un tetto oggettivo agli aumenti delle tariffe e sia re-introdotta la forma contrattuale tutelata e vigilata dalla ARERA. Se non siamo stati – come pare – capaci a rilanciare la politica delle grandi liberalizzazioni (alle quali la tariffa indicizzata, appunto, si ispira), vuol dire che non siamo abbastanza maturi per poter fare fronte a questo cambiamento, dato che di certo le liberalizzazioni nascono con un solo obiettivo, abbassare i prezzi, e se invece di abbassarsi le tariffe salgono, è evidente come ci sia qualcosa che non va.

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