Economia

Coronavirus, Bonomi:'Emergenza sociale a settembre.Il governo non ha un piano'

Il presidente designato di Confindustria: "Il governo sta dando solo soldi a pioggia, ma presto finiranno ed esploderà la crisi"

Coronavirus,Bonomi:'Emergenza sociale a settembre.Il governo non ha un piano'

Il Coronavirus sta travolgendo l'Italia che si appresta ad affrontare la "fase 2", ma non nel modo corretto, secondo il presidente designato di Confindustria Carlo Bonomi, intervistato dal Corriere della Sera. "La risposta del governo alla crisi - spiega Bonomi - si esaurisce in una distribuzione di danaro a pioggia. Danaro che non avevamo, si badi bene, si tratta di soldi presi a prestito. Possiamo andare avanti così un mese, due, tre. Ma quando i soldi saranno finti senza nel frattempo aver fatto un solo investimento nella ripresa del sistema produttivo, allora la situazione sarà drammatica. Stabiliamo pure che le imprese non debbano licenziare. Ma non si salvano per legge le aziende dal fallimento. Se questa è la rotta del governo, l’approdo non può essere che uno: l’esplosione di una vera e propria emergenza sociale già a settembre- ottobre".

"Peccato - prosegue Bonomi al Corriere - che con queste politiche presto andrà anche peggio. A meno che non si creda davvero che a risolvere i problemi della disoccupazione siano i navigator. Sull'ultimo decreto da 25 miliardi sono molto perplesso: non c’è niente sull’industria. Prevale la logica del dividendo elettorale garantendo nel brevissimo periodo un po’ di soldi a ciascuna categoria sociale". In precedenza il governo è intervenuto con il decreto liquidità per le aziende. Prendiamo i 25 mila euro al 2% d’interesse. Le domande sono poche. Come lo spiega? «Troppa burocrazia. E poi quando un’impresa chiede fondi è perché ha un progetto da realizzare. Le politiche del governo aumentano l’incertezza. Tirando le somme, la liquidità alle imprese non sta arrivando. Chiediamo che si sblocchino tutte le opere pubbliche già finanziate. Inoltre, sia gli incentivi di industria 4.0 e sia i pagamenti dei debiti che lo Stato deve alle imprese devono trasferirsi in liquidità immediata, cioè con una detrazione sulle imposte che si pagano quest’anno".