Economia
Coronavirus, Chanel dice no alla Cassa Integrazione

Chanel ha annunciato che non ricorrerà alla Cassa Integrazione. Rispetto ai meccanismi di sostegno presenti in Italia per il mondo imprenditoriale, delle società industriali e dei centri di distribuzione, la maison francese ha deciso di non fare ricorso per i suoi dipendenti alla Cassa Integrazione. Come riportato da Pambianco il gruppo francese ha dichiarato: “L’obiettivo è di non pesare sui conti pubblici, in modo che lo Stato italiano possa sostenere, in via prioritaria, le aziende più vulnerabili, e, naturalmente, concentrare le sue risorse sul sistema sanitario, il personale medico e tutti gli organismi preposti al soccorso delle persone”.
Roveda, Gensi, Samanta, Global DC Chanel Coordination Srl Vittuone e Chanel Coordination Srl Osmannoro, per un periodo pari a 8 settimane, si impegnano a mantenere gli stipendi totali dei loro 750 dipendenti.
Il gruppo francese del lusso ha inoltre elargito donazioni nei confronti di alcune strutture sanitarie, come contributo solidale per tutti gli operatori in prima linea del settore medico, fornendo anche apparecchiature informatiche ai pazienti ricoverati, per premettero loro la possibilità di restare connessi con i propri cari nonostante l'isolamento.