Economia

Coronavirus, Cig sul conto in banca: fino a 1.400€ per i lavoratori. Come fare

Le prime anticipazioni della cassa integrazione da parte delle banche ai lavoratori sospesi a causa dell'emergenza coronavirus sono previste entro Pasqua, senza costi a carico dei dipendenti. L'importo può arrivare fino a 1.400 euro netti, la soglia più alta nel caso di cassa integrazione a zero ore, per le nove settimane, la durata massima ad oggi prevista dal decreto "Cura Italia". Dunque, si tratta di 700 euro circa al mese. 

Sono alcune delle principali novità indicate nella "Convenzione di anticipazione sociale in favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito" inseriti nel decreto del 17 marzo (dagli articoli 19 al 22, ovvero cig ordinaria e in deroga, Fis e fondi bilaterali), sottoscritta stanotte alla presenza della ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, dall'Abi (l'Associazione bancaria italiana) con i sindacati e le associazioni datoriali. L'obiettivo è far arrivare il pagamento in tempi piu' veloci ai lavoratori e fronteggiare cosi' le difficolta' di carattere finanziario, in attesa del pagamento diretto da parte dell'Inps.

SUBITO L'APPLICAZIONE. La Convenzione è aperta alla "immediata applicazione" da parte di tutte le banche che intendono sostenere l'iniziativa.

FINO A 1.400 EURO, SUL CONTO CORRENTE. L'anticipazione dell'indennità avverrà tramite l'apertura di credito in un conto corrente apposito, se richiesto dalla banca, per un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a nove settimane di sospensione a zero ore (ridotto proporzionalmente in caso di durata inferiore). La cifra è da riproporzionare in caso di rapporto a tempo parziale. La parte eccedente che spetta al lavoratore sarà poi percepita con l'assegno dell'Inps.

NIENTE COSTI A CARICO DEI LAVORATORI. Per quanto riguarda l'apertura dell'apposito conto corrente e la correlata apertura di credito, le banche adotteranno "condizioni di massimo favore al fine di evitare costi, in coerenza alla finalità ed alla valenza sociale dell'iniziativa". L'Abi invita anche tutte le parti coinvolte, in particolare Inps, Regioni e Province autonome che gestiscono gli ammortizzatori sociali, "a collaborare per assicurarne la piu' tempestiva attuazione".

POSSIBILE PROROGA. L'anticipazione potra' essere reiterata in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo dell'integrazione salariale ordinaria e in deroga (ad oggi nove settimane). L'apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell'Inps del trattamento e, comunque, non potra' avere una durata superiore a sette mesi.

DESTINATARI. L'anticipo spetta a tutti i lavoratori - anche soci lavoratori, lavoratori agricoli e della pesca - destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito previsti dal decreto "Cura Italia". Per fruirne, dovranno presentare la domanda ad una delle banche convenzionate, le quali favoriranno il ricorso a modalita' telematiche, per limitare quanto piu' possibile l'accesso fisico nelle filiali, vista l'emergenza sanitaria.

CONVENZIONE SCADE A FINE 2020. La Convenzione scadrà il 31 dicembre 2020. Le parti si incontreranno nel mese di novembre per valutarne gli esiti. Ma potranno incontrarsi anche prima, ad esempio nel caso di ulteriori interventi legislativi in tema di cig ordinaria e in deroga con causale "Covid-19".