Economia
Coronavirus, le previsioni della BCE per l’economia della zona euro
Tre diversi scenari.Tutti negativi per Pil, disoccupazione ed inflazione
‘Una crescita dell’economia tra il 4% e il 6% nel 2021 dopo il crollo di quest’anno tra il 5% e il 12%’ sono alcune delle previsioni della BCE per la zona euro.
La profondità della caduta e la velocità della ripresa dipenderanno dal tempo necessario a tornare alla ripresa normale delle attività.
Tre sono gli scenari ipotizzati dalla Banca Centrale Europea.
Il primo, considerato morbido, prevede che le misure di lockdown possano finire a maggio. In questo caso il PIL europeo subirà una flessione del 5% che verrà recuperata nel 2021 con una ripresa al 6%. Questa è lo scenario più auspicato.
Nel secondo scenario, quello intermedio, si immagina che le misure di chiusura possano essere prolungate. In questo caso la contrazione sarà dell’8% con un parziale recupero nel prossimo anno del 5%.
Nel terzo scenario, quello peggiore, le misure di lockdown verranno protratte fino a giugno. Qui l’economia avrà un vero e proprio crollo. Del 12% nel primo trimestre, del 15% nel secondo e poi una modesta ripresa del 6% nel terzo, e del 3% nel quarto. La crescita nel 2021 sarà del 4%.
Le previsioni della Bce sono drasticamente cambiate dall’inizio della pandemia. Adesso prevedono una flessione media del Pil annuale del 5,5% nel 2020. Anteriormente al Coronavirus si pensava invece ad una crescita dell’1,1%. Con nel 2021 un rimbalzo del 4,3%,una crescita dell’1,7% nel 2022 e una media stabile dell’1,4% fino al 2024.
Chiaramente la crisi economica avrà riflessi pesanti anche sull’occupazione. La BCE prevede una chiusura d’anno con un tasso di disoccupazione medio del 9,4% contro il 7,4% di marzo.
Nel 2021 la disoccupazione europea si attesterà all’8,9%, all’8,4% nel 2022 e al 7,7% nel 2024.
Per quanto riguarda l’inflazione l’anno in corso registrerà una percentuale dell’0,4%, dell’1,2% nel 2021, e dell’1,4% nel 2022 per finire al 2024 con un 1,7%.