Economia
Coronavirus: spesa online o a domicilio? Vincono i piccoli negozi
Acquisti in aumento: si compra di più nei negozi di vicinato, mentre gli ipermercati perdono clienti. Boom del lievito di birra con un +217%
Spesa online, a domicilio o nei piccoli negozi?
L’analisi Nielsen e lo studio Iri, relativi alla prima settimana di aprile, ha messo in luce l’aumento degli acquisti, soprattutto online, e la differenziazione per categorie. Nel complesso, continuano ad aumentare le vendite all’interno della grande distribuzione. Crescono gli acquisti nei piccoli negozi di quartiere, mentre gli ipermercati, dopo gli assalti iniziali del mese scorso, perdono clienti, anche a causa delle lunghe file. Bene invece il business online, che però i supermercati faticano a gestire per l’enorme richiesta.
I dati Nielsen
Per i dati Nielsen, le vendite nella settimana dal 30 marzo al 5 aprile hanno registrato un +2,2%, in linea con i sette giorni precedenti. Gli acquisti online di prodotti di largo consumo sono aumentati del 158%, in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente.
Il trend positivo si registra nei liberi servizi (+36%), nei supermercati (+14,2%) e nei discount (+4,5%), mentre il calo delle vendite riguarda gli specialisti drug (-22,2%) e gli ipermercati (-16,3%).
È da sottolineare l’andamento fortemente negativo dei prodotti pasquali, su cui ha influito l’impossibilità di organizzare eventi condivisi e di scambiarsi fisicamente dei regali. Nelle quattro settimane precedenti la Pasqua, sono state vendute 10,1 milioni di uova di cioccolato, contro i 15,3 milioni del 2019, registrando un calo del 33,9%. Peggio le colombe pasquali, di cui sono state vendute 5,4 milioni di confezioni rispetto agli 11 milioni dello scorso anno, con un calo di oltre il 50%.
L’analisi dei prodotti nelle ultime quattro settimane ha rilevato una significativa crescita di ingredienti per la pasticceria e la panificazione, fino a un picco del +217% del lievito di birra.
I dati Iri
I dati Iri per la medesima settimana, invece, mostrano un calo del 20% per le vendite negli ipermercati e un aumento del 5% dei supermercati, del 13,3% dei discount e del 30,6% del libero servizio piccolo, ovvero dei negozi di vicinato.
Dall’inizio dell’emergenza, questa ultima tipologia ha visto crescere le vendite del 23,7%, passando davanti a discount (+18%) e supermercati (+10,4%). Gli ipermercati invece negli ultimi 45 giorni registrano un calo del 7,9%.