Economia

Coronavirus, stato d'emergenza in Giappone. Abe vara piano di aiuti da 915 mld

Andrea Deugeni

Stato di emergenza in Giappone piano di aiuti all'economia da oltre 900 miliardi di euro da parte del governo Abe per far fronte alla diffusione di epidemia di coronavirus. Confermando le atttese, di fronte al continuo aumento del numero di persone colpite dal Covid-19 in alcune regioni dell'arcipelago, in particolare a Tokyo, il primo ministro nipponico Shinzo Abe corre ai ripari consentendo ai governatori di chiedere alle scuole e di dire alle persone di non uscire senza una buona ragione. Anche se,  secondo la legge giapponese, non è possibile costringere la popolazione a rimanere a casa.

I grandi magazzini potranno abbassare le serrande anche se durante l'emergenza i supermercati potranno rimanere aperti e i collegamenti ferroviari funzioneranno, ha aggiunto Abe che giustificato la dichiarazione dello stato di emergenza con l'intento di ridurre i contatti interpersonali e a limitare la diffusione del virus.

Il primo ministro giapponese ha anche affermato che del pacchetto da 108 trilioni di yen (cioè 915 miliardi di euro), previsto per l'emergenza, 6 trilioni di yen andranno direttamente alle famiglie. Le misure includeranno anche prestiti senza interessi alle imprese.

Secondo Abe la dichiarazione di emergenza è necessaria perchè le infezioni stanno aumentando rapidamente (4.366 contagi, 712 dei quali sulla nave da crociera Diamond Princess, e 84 morti) e gli ospedali sono in una "situazione di crisi". Anche se le misure intraprese, ha chiarito, non comporteranno un blocco totale della capitale (i casi Covid nel fine settimana hanno superato per la prima volta quota 1.000) e di altre città. 

Il decreto, secondo i media locali, sarà effettivo da martedì e il provvedimento, che riguarda un totale di 7 prefetture, avrà efficacia fino al 6 maggio. Alla borsa di Tokyo, che ha chiuso in maniera positiva (rialzo del 4,24% per il Nikkei a 18.576 punti), gli investitori hanno già integrato questo scenario, sinonimo di attività economica ancora più limitata: durante l'intera settimana scorsa, infatti, l'indice Nikkei è sceso dell'8%.

@andreadeugeni