Economia

Coronavirus, tsunami recessione in Europa. Ecco la mappa del crollo del Pil

In Italia -4,7% nel 1° trimestre. Spagna e Francia fanno peggio

L'onda della recessione si abbatte sull'Europa: i dati sulla crescita arrivati oggi per l'Eurozona indicano per il primo trimestre un calo del Pil senza precedenti, il maggiore da quando è iniziata la serie nel 1995 con una contrazione del 3,8%. E i dati del secondo saranno sicuramente più pesanti, perché sconteranno le perdite dovute al prolungamento del lockdown. Si prevede che la pandemia scatenerà la peggiore recessione dell'economia globale dalla Grande Depressione degli anni '30.

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In Italia, il primo Paese occidentale a sperimentare la chiusura di tutte le attività economiche e tra i più colpiti dal virus con oltre 27.000 morti e fermo dal 9 marzo (le misure di contenimento inizieranno ad essere allentate solo dal 4 maggio, quando è prevista la ripartenza di manifattura e costruzioni), il calo del Pil è inferiore (-4,7%) a quello registrato da Spagna (-5,8%) e Francia (-5,2%), ma il nostro Paese è ufficialmente entrato già in recessione con un trimestre di anticipo rispetto agli altri, perché viene già da un quarto trimestre del 2019 negativo (-0,3%).

Per Loredana Federico, economista di UniCredit, l'Italia però “in questo momento si muove in linea con gli altri Paesi, il che testimonia che si tratta di uno shock simmetrico che colpisce tutti gli Stati membri dell’area”.

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Ecco la fotografia del crollo delle economie nell’area della moneta unica.

EUROZONA - Nel primo trimestre del 2020 il Pil destagionalizzato e' calato del 3,8% nell'area dell'euro e del 3,5% nell'Ue rispetto al trimestre precedente. Rispetto allo stesso trimestre del 2019 il Pil destagionalizzato e' sceso del 3,3% nell'area dell'euro e del 2,7% nell'Ue. Si tratta dei maggiori cali dal terzo trimestre del 2009 quando il Pil era calato del 4,5% nell'area dell'euro e del 4,4% nella Ue. Rallenta l'inflazione ad aprile attestandosi allo 0,4%. A marzo, quando le misure di contenimento erano state gradualmente implementate nei 19 paesi della zona euro, il tasso di inflazione era dello 0,7%. Il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro e' aumentato leggermente al 7,4% a marzo. A febbraio il tasso dei senza lavoro e' stato del 7,3%, il livello piu' basso nell'area dell'euro da marzo 2008.

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ITALIA - Il Pil italiano ha registrato una forte battuta d'arresto nel I trimestre: secondo le stime preliminari dell'Istat, il calo e' del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali, cioe' rispetto al I trimestre 2019. La variazione acquisita per il 2020, ossia se nei prossimi trimestri si registrasse una crescita zero, e' pari a -4,9%. L'Istat evidenzia un "calo marcato e diffuso a tutte le attivita' economiche, particolarmente rilevante per l'industria e il terziario". La flessione del Pil e' di "un'entita' mai registrata dall'inizio del periodo di osservazione dell'attuale serie storica che ha inizio nel primo trimestre del 1995".  L'Istat sottolinea che il primo trimestre del 2020 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in piu' rispetto al primo trimestre del 2019. La variazione congiunturale e' la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutte le principali componenti produttive. Dal lato della domanda, vi sono ampi contributi negativi sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.

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FRANCIA - L'economia francese si e' contratta del 5,8% nel primo trimestre per l'impatto del coronavirus. Si tratta del livello peggiore dal 1949 quando sono iniziate le rilevazioni, nettamente al di sotto del -1,6% del primo trimestre 2009, e del -5,3% del secondo trimestre del 1968. Rallenta l'inflazione ad aprile: i prezzi al consumo scendendo allo 0,4% su base annua dallo 0,7% di marzo, nonostante l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. La spesa dei consumatori francesi e' diminuita del 17,9% a marzo rispetto al mese precedente, la piu' grande flessione dall'inizio della serie nel 1980. 

SPAGNA - Il Pil spagnolo si è contratto del 5,2% nel primo trimestre. Il dato e' peggiore delle previsioni che si aspettavano un -4,4%. Su base annua il Pil scende del 4,1% contro uno stimato -3,2%. L'inflazione e' salita dello 0,3% ad aprile sul mese. Su base annua i prezzi al consumo sono scesi dello 0,7%.

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GERMANIA - Il Ministero dell'Economia tedesco ieri ha stimanto che ne 2020 la Germania subirà la sua peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale, dopo dieci anni di crescita, con un crollo record del Pil pari a -6,3%. In termini destagionalizzati, il tasso di disoccupazione e' aumentato dal 5,0% al 5,8%. In termini non destagionalizzati il totale dei disoccupati in Germania e' salito del 13,2% in un solo mese a oltre 2,6 milioni di unita'. Le imprese tedesche hanno richiesto la cassa integrazione per 10,1 milioni di dipendenti in 751.000 aziende tra marzo e aprile a causa della crisi del coronavirus. Si tratta di un dato tre volte superiore rispetto all'intero 2009. Le vendite al dettaglio sono calate del 5,6% mensile a marzo, dopo il +0,8% di febbraio e contro un atteso -7,3%. Su base annuale il calo e' del 2,8%.

AUSTRIA - Il Pil è sceso del 2,7% su base annua nel primo trimestre: l'Austria non registrava un trimestre di crescita negativa dal 2012. il calo e' il piu' forte dalla recessione del 2009 a seguito della crisi finanziaria. Rispetto all'ultimo trimestre del 2019, il Pil e' diminuito del 2,5%.