Economia

Covid, 65 mld alle imprese in 1 anno ma compensano solo il 18,5% delle perdite

Nel dl Sostegni spiccano 22,8 mld di contributi a fondo perduto ma non bastano. Per la Cgia bisogna compensare anche una buona parte dei costi fissi

Per l'associazione, "è vero che questa ulteriore spesa corrente contribuirebbe ad aumentare il debito pubblico, ma è altrettanto vero che se non salviamo le imprese e i posti di lavoro, non poniamo le basi per rilanciare l’economia del Paese che rimane l’unica possibilità in grado di ridurre nei prossimi anni la mole di debito pubblico che abbiamo spaventosamente accumulato con questa crisi. Guardando alle risorse stanziate alle imprese fino a ora, 27 miliardi sono stati erogati l’anno scorso, mentre altri 38 miliardi di euro circa lo saranno nei prossimi mesi, spiega la Cgia. Di questi ultimi 24 sono riconducibili alle misure introdotte con la legge di Bilancio 2021 e 11 alle disposizioni previste dal decreto Sostegni. Analizzando le  voci principali, spiccano i 22,8 miliardi di contributi a fondo perduto stanziati complessivamente (di cui 11,3 già accreditati). Altrettanto significativa è la decontribuzione Inps in capo alle aziende in caso di assunzione che raggiunge un importo totale di 9,2 miliardi. Solo per l’anno in corso sono inoltre disponibili 6,3 miliardi  di credito di imposta per far ripartire gli investimenti, 5,1 miliardi di sgravi per la sanificazione dei locali/canoni di locazione e 3,9 miliardi di taglio dell’Irap applicato l’anno scorso. Infine, è di 13,7 miliardi la voce altri interventi che include i ristori al settore fiere e congressi; aiuti alla filiera agricola, pesca e acquacoltura; riduzione bollette elettriche, etc.

Per quanto riguarda il decreto Sostegni, la prima misura economica approvata dal governo Draghi, la Cgia ha condotto delle simulazioni condotte sull’entità del contributo a fondo perduto: a un bar che nel 2019 ha fatturato 90 mila euro e a causa della pandemia l’anno scorso ha perso il 50% del fatturato, l’importo che verrà riconosciuto nelle prossime settimane sarà di 2.250 euro, praticamente il 5% della perdita; a un’agenzia di viaggi che nel 2019 ha registrato un fatturato di 200 mila euro e l’anno successivo ha subito un calo dello stesso dell’80%, verrà riconosciuto  un rimborso di 6.667 euro, pari al 4,2% della perdita di fatturato; a un albergo che nel 2019 ha fatturato 500 mila euro e nel 2020 ha visto contrarsi lo stesso del 60%, riceverà 10mila euro, 'coprendo' il 3,3 per cento delle perdite; a una piscina o una palestra con un fatturato di 2 milioni di euro e un calo del medesimo registrato nel 2020 del 75%, porterà a casa 37.500 euro. Cifra che ammonta al 2,5% della perdita subita; a una azienda tessile con un fatturato 2019 di 7 milioni di euro e una perdita avvenuta nel 2020 del 35%, verrà riconosciuto un indennizzo di 40.833 euro. Importo, quest’ultimo, che compenserà l’1,7%% delle perdite.