Economia
Covid, Orsini:"Moratoria debiti imprese fino a giugno.Superbonus fino al 2023"
"L'anno che dovrebbe farci uscire dalla pesante crisi generata dall'emergenza sanitaria grazie al vaccino e con la forza del nostro sistema produttivo e le risorse del Recovery Fund, impone di affrontare subito una questione fondamentale. Si tratta della assoluta necessita' di mantenere, sino a fine giugno, come previsto dal disegno di legge di Bilancio, la moratoria sui debiti delle imprese". Cosi' Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria, in un intervento sul Messaggero.
"E' infatti essenziale - aggiunge - preservare il principale strumento che ha permesso alle aziende, in difficolta' a causa del blocco della produzione e della caduta dei consumi, di guardare alla ripresa con un fardello in meno. Per le imprese italiane, infatti, diversamente da quanto accaduto in altri Paesi nei quali si e' fatto maggior ricorso, grazie a minori vincoli di finanza pubblica, a sgravi e sospensioni fiscali e contributive, la moratoria rappresenta uno strumento di supporto essenziale per fronteggiare la crisi. E' essenziale che le istituzioni italiane individuino insieme alle autorita' europee una soluzione interpretativa che consenta di prolungare le moratorie. Chiediamo al ministro dell'Economia di farsi garante del mantenimento di uno strumento cosi' importante rispetto al quale non si puo' fare un passo indietro".
"Non si puo' tuttavia tacere che non ci troveremmo in questa situazione di incertezza se fosse stata ascoltata la nostra proposta della scorsa estate e con il decreto legge Agosto la moratoria di legge fosse stata prorogata fino al 30 settembre 2021, invece che solo fino al 31 gennaio - viene fatto presente - una mancanza di ascolto e visione che arreca un danno alle imprese. Da troppo tempo Confindustria segnala la necessita' e l'urgenza che si trovi una soluzione, anche negoziando con le autorita' europee, per consentire un allungamento della ingente mole di finanziamenti garantiti in capo alle imprese pari a circa 140 miliardi".
A livello europeo, in particolare, sulla "nuova definizione di default" e le "regole sul trattamento dei crediti deteriorati" e' "essenziale che la richiesta delle imprese italiane sia supportata anche a Bruxelles. A casa nostra, in Italia, e' poi urgente che si assumano prestissimo decisioni per favorire il rafforzamento della struttura finanziaria delle imprese e la ripartenza di domanda e investimenti. Un esempio su tutti: vanno estesi per almeno un triennio i superbonus del 110%. Si tratta di una misura strategica, che impatta fortemente sull'economia reale".