Economia
Creval, via Selvetti. Lovaglio diventa Ceo. Titolo boom in Borsa
Nuova svolta nel Credito Valtellinese. Dopo il cda targato Denis Dumont (l'imprenditore francese che controlla il 5,12% della banca), l'azionariato imprime un altro cambio di passo. Luigi Lovaglio lascia la presidenza che va a Alessandro Trotter (gia' vicepresidente), e prende le redini - come direttore generale e amministratore delegato - dell'istituto che ha il baricentro in Valtellina ma che, da mesi, ha nei fondi internazionali nuova leva.
Portati a termine l'aumento di capitale (da 700 milioni la scorsa primavera) e il processo di de-risking, Mauro Selvetti - a cui va una buonuscita di 1,7 milioni lordi (comprensivi del preavviso) piu' 300 mila per l'impegno di non concorrenza della durata sei mesi - ha rimesso cosi' le cariche (da dirigente e consigliere), cedendo il passo alla richiesta della banca di discontinuita'.
Nel board al suo posto, come consigliere, entra per cooptazione Maria Giovanna Calloni. Un'azione repentina quella dei soci che ora puntano tutto su Lovaglio, forte di oltre quarant'anni d'esperienza nel settore bancario con gran parte della carriera in Unicredit. Il manager, definito in passato dall'Ft come uno dei banchieri piu' rispettati nel Centro Est Europa, avra' il compito di definire il nuovo piano industriale triennale che sara' presentato entro il primo semestre.
Il focus sara' sull'accelerazione dell'attivita' tradizionale di banca commerciale del territorio. Lovaglio e' stato vicepresidente e Dg, dal 2003 al 2011, e Ceo dal 2011 al 2017 di Bank Pekao. Sotto la sua guida e' diventata non solo la banca ma l'azienda numero uno in Polonia in termini di capitalizzazione di mercato (oltre 10 miliardi di euro), con piu' di 15.000 dipendenti, 1.000 filiali e 5 milioni di clienti. Il cambio al vertice e' stato apprezzato dal mercato con il titolo che ha chiuso a +10,6% (0,078 euro), con scambi 10 volte in piu' della media quotidiana dell'ultimo mese.
"Riteniamo che il cambio al timone sia stato sponsorizzato dagli investitori istituzionali insoddisfatti della performance del titolo" che vale "il 35% in meno rispetto al prezzo di sottoscrizione dell'emissione dei diritti dell'anno scorso", scrive Banca Akros che evidenzia come "Lovaglio dovra' ristrutturare significativamente il modello di business per rilanciare la redditivita'". Equita ribadisce, invece "l'importanza di un pieno allineamento tra management e base azionaria, cosi' come la continuita' tra i soggetti predisposti alla redazione del piano e coloro che dovranno provvedere alla sua esecuzione".