Economia
Battistoni, la sartoria dei vip non tira più. S'aggrava la crisi: perdita monstre oltre 8 milioni
Si aggrava la crisi di Battistoni, il famoso negozio di abbigliamento situato in via Condotti a Roma e noto per camiceria e cravatte
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Battistoni, la sartoria dei vip non tira più. S'aggrava la crisi: perdita monstre oltre 8 milioni
Si aggrava la crisi di Battistoni, il famoso negozio di abbigliamento situato in via Condotti a Roma e noto per camiceria e cravatte e di proprietà tramite la lussemburghese Gryphon Holdings del noto finanziere romano Alessandro Barnaba, titolare del fondo Merlyn e che ha assistito Dan Friedkin nell'acquisto della Roma. Lo scorso 14 febbraio, infatti nella Capitale s’è riunita l’assemblea degli azionisti presieduta dallo stesso Barnaba che ha approvato il bilancio del 2023 chiuso con una perdita di oltre 8,5 milioni di euro rispetto a quella di 4,1 milioni del precedente esercizio, passivo che ha portato il patrimonio netto in negativo per 11 milioni. Qualche giorno prima dell’assemblea, comunque, la società di Barnaba aveva rinunciati all’intero credito di 10,8 milioni vantato verso l’azienda pe costituire una riserva in conto aumento di capitale e/o copertura perdite.
Anno su anno i ricavi sono calati da 1,67 a 1,58 milioni e tuttavia la società ottimisticamente prevede il pareggio. Nel verbale dell’assemblea Barnaba fornisce una notizia importante là dove dice che “nel gennaio 2025 la società ha ricevuto una richiesta di apertura della liquidazione giudiziale presentata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma”. Va segnalato che nei mesi scorsi lo stesso tribunale aveva bocciato la richiesta di convalida delle misure protettive dai creditori chiesta dall’azienda e che nello scorso ottobre i giudici capitolini avevano anche respinto il ricorso in appello presentato dalla Battistoni sul contenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate relativo a un accertamento.
La rinuncia al credito appena fatta da Barnaba, però, deve avere “ammorbidito” il tribunale che qualche giorno fa con Francesco Cottone quale giudice delegato ha ammesso l’azienda al procedimento unitario di composizione della crisi nominando Vincenzo Donativi quale commissario. Battistoni ha ora 60 giorni di tempo per presentare un accordo di ristrutturazione dei debiti, in primo luogo quello contratto appunto con l’Erario.
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