Economia

Davos, parte il World Economic Forum. Oxfam: "In Italia diseguaglianze boom"

Tutto è pronto per il primo appuntamento in presenza dal 2020: tra i protagonisti del Forum leader politici mondiali, manager e imprenditori

La crisi legata al costo della vita e gli effetti del cambiamento climatico sono i primi due rischi che il mondo corre nei prossimi due anni, secondo il Global Risks Report 2023 del World Economic Forum, pubblicato questa settimana e presentato in una conferenza stampa a Londra. Il rapporto, giunto alla diciottesima edizione, è basato su un sondaggio condotto su oltre 1.200 esperti, responsabili politici e leader nel settore imprenditoriale. Il documento fornisce un quadro del panorama globale dei rischi.

Secondo gli intervistati, i dieci rischi più grandi per il mondo nei prossimi due anni sono: al primo posto la crisi legata al costo della vita, al secondo i disastri naturali e gli eventi atmosferici estremi, al terzo posto lo scontro geoeconomico. Seguono la mancata mitigazione del cambiamento climatico, l'erosione della coesione sociale e la polarizzazione delle società, i danni su larga scala degli incidenti ambientali, il mancato adattamento ai cambiamenti climatici, la diffusione del cybercrime e della cyber insecurity, le crisi innescate dalle risorse naturali e, infine, al decimo posto, le migrazioni su larga scala.

Per gli stessi intervistati, i dieci rischi più grandi nei prossimi dieci anni sono invece: al primo posto la mancata mitigazione del cambiamento climatico, al secondo posto il mancato adattamento ai cambiamenti climatici, al terzo i disastri naturali e gli eventi climatici estremi. Seguono la perdita della biodiversità e il collasso dell'ecosistema, le migrazioni su larga scala, le crisi legate alle risorse naturali, l'erosione della coesione sociale e la polarizzazione delle società, la diffusione del crimine informatico e della insicurezza informatica, lo scontro geoeconomico e, al decimo posto, gli incidenti ambientali su larga scala.

Verso Davos, il presidente Klaus Schwab: "L'obiettivo è rafforzare la cooperazione pubblico-privato" 

"Al summit, ha spiegato Klaus Schwab, fondatore e presidente esecutivo del World Economic Forum, cercheremo di rafforzare la cooperazione pubblico-privato per affrontare le sfide piu' urgenti del mondo frammentato in cui viviamo. Cercheremo di uscire dalla crisi attuale per un futuro più inclusivo e sostenibile, creando le condizioni per una ripresa forte e duratura. Allo stesso tempo, deve esserci una presa di coscienza che lo sviluppo economico deve essere reso più resiliente, più sostenibile e che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro", ha aggiunto Schwab sottolineando che "vi sarà una partecipazione senza precedenti della società civile, di attivisti e di giovani". L'obiettivo, ha concluso, "è ristabilire la fiducia concentrandoci sull'agenda economica".