Economia
De Meo: "Crisi epocale per le auto in Ue, ma Renault fa numeri da record. Ecco il perché"
Il ceo del gruppo francese: "Quattro anni fa perdevamo 40 milioni al giorno, poi..."
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Renault, De Meo svela gli obiettivi e affronta il problema della crisi delle auto in Ue
La crisi dell'automotive europea è sempre più evidente, i numeri relativi alle vendite sono in picchiata e i dazi al 25% annunciati da Trump rischiano di rendere la situazione ancora più drammatica. Ma c'è un marchio che va in controtendenza, si tratta di Renault che, nonostante la crisi diffusa, sta facendo registrare margini da record nei suoi bilanci. Luca de Meo, il ceo del gruppo francese svela il perché di questi numeri. "Quattro anni fa - spiega de Meo a Il Sole 24 Ore - perdevamo 40 milioni al giorno; abbiamo tagliato i costi fissi del 30% e ora il 25% dei ricavi viene da prodotti nati negli ultimi quattro anni".
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Nel 2024 è stato toccato un nuovo massimo storico: margine operativo di 4,3 miliardi, pari al 7,6%. Oltre le previsioni. "Nel 2024 - prosegue de Meo - il 25% del nostro fatturato è derivato da nuovi prodotti sviluppati negli ultimi quattro anni. Nei prossimi due o tre anni, avremo la gamma più giovane d’Europa. Per il 2025, l'8% sarebbe un ottimo risultato e alla nostra portata, ma abbiamo abbassato la previsione sul margine operativo a un po' più del 7%. L'impatto dei nuovi limiti europei alle emissioni di CO2 potrebbe ridurre il margine dell’1% circa, equivalente a circa 500 milioni di euro di profitto operativo".
De Meo spiega anche quali sono i problemi dell'automotive in Europa: "Quando vedremo prezzi più bassi? Fattori come le normative, l’inflazione e il costo dell’energia influenzano i prezzi. Noi costruttori abbiamo dovuto aumentarli per far fronte a queste sfide, ma siamo consapevoli che ciò può ridurre i volumi di vendita. L’Europa è l’unico mercato mondiale non ancora tornato ai livelli pre-Covid, e negli ultimi cinque anni il calo delle vendite ha fatto perdere 500 miliardi di euro di Iva, la metà del Piano Marshall europeo post-Covid. Sarà fondamentale trovare un equilibrio tra prezzi accessibili e sostenibilità economica".