Economia
Debito, in arrivo la lettera Ue. Ipotesi multa da 3,5 miliardi
Il vicepremier Matteo Salvini: "Se fosse alla vecchia maniera, con la richiesta di tagli, allora diremo no"
Tegola per il governo Conte. Dovrebbe arrivare entro il fine settimana (si presume venerdì) la lettera della Commissione Ue all'Italia (assieme anche altri Paesi, tra cui il Belgio) che chiede chiarimenti sui "fattori rilevanti" che hanno portato all'aumento del debito. L’Italia, secondo quanto riferisce l’Ansa, sarà messa in guardia dal rischio di sforamento dei conti già per il 2018, come indicato anche nelle ultime previsioni economiche. La risposta italiana sarà presa in considerazione nel rapporto sul debito che la Commissione Ue sta preparando.
Bruxelles dovrebbe chiedere al governo italiano come giustifica il mancato taglio del debito l'anno scorso in aperta violazione del patto di stabilità. In particolare vuole conoscere formalmente il punto di vista del Governo sui "fattori rilevanti" che la giustificherebbero.
Dopodiché la Commissione deciderà se tali fattori (tra cui bassa crescita e bassa inflazione) esistono effettivamente e possono evitare all'Italia l'apertura di una procedura per violazione della regola del debito anche se secondo gli addetti ai lavori è improbabile che Bruxelles la apra essendo ormai in scadenza. Al termine della procedura, secondo Bloomberg, potrebbe scattare una sanzione al nostro Paese da 3,5 miliardi di euro.
Intanto, dall'attuale esecutivo però esser però richiesta una correzione in corso dei conti pubblici. La vera partita sulle finanze pubbliche del nostro Paese però si giocherà in autunno quando l'Italia dovrà preparare la prossima legge di Bilancio garantire nel 2020 una manovra di molto superiore a 30 miliardi per sostituire l'aumento dell'Iva e il taglio del deficit strutturale di oltre 10 miliardi di euro.
"Risulta in arrivo un lettera della Commissione europea sull'economia" italiana, ha commentato il segretario della Lega e vicepremier, Matteo Salvini, parlando del risultato delle elezioni europee. "Non ho voglia di sfidare nessuno, non sto a impiccarmi a un parametro, sono numeri che non mi appassionano. Aspettiamo questa lettera, se sarà fatta alla vecchia maniera e dice tagliate, tagliate e tagliate, no" ha aggiunto Salvini, riferendosi al 3% nel rapporto deficit/Pil, osservando che in Europa "sicuramente cambiano gli equilibri, c'è voglia di futuro, di cambiamento e di dignità".