Economia

Delfin: Milleri, Bardin ed Erede,il trio di Del Vecchio per scalare la finanza

di Marco Scotti

Chi sono i consiglieri di Leonardo Del Vecchio nel gestire le principali partecipazioni finanziarie del patron di Essilux

Mai, dall’ingresso del finanziere di Agordo in Piazzetta Cuccia, c’era stato un incontro formale con la dirigenza di Mediobanca. Significativo, dunque, che mentre Nagel sia arrivato da solo assieme al responsabile del principal investing di Piazzetta Cuccia, Del Vecchio abbia schierato il suo tridente. 

Tra l’altro, ora che la tensione tra il patron di Luxottica e la merchant bank è salita di una “tacca”, dopo la nota dello scorso 8 ottobre in cui si sottolineavano le criticità nella proposta di Delfin di modifiche al voto di lista, c’è da credere che Del Vecchio si rivolgerà ancora più spesso ai suoi consiglieri. Perché c’è la vicenda Generali da risolvere – trovando il modo di convincere una parte dei fondi a convergere verso il patto di consultazione sottoscritto con Francesco Caltagirone e la Fondazione Crt – e quella, ancora più significativa, su Mediobanca.

Del Vecchio ha un accordo con la Bce che vincola la sua posizione in Piazzetta Cuccia come investimento finanziario. Ma è ovvio che, escludendo un’Opa totalitaria che rappresenta un esercizio di fanta-finanza, ci potrebbero essere altre strade per aumentare il suo peso, ad esempio coinvolgendo il sodale Caltagirone che già oggi detiene il 3% del capitale di Mediobanca, ma potrebbe essere a un soffio dal 5%. Sicuramente, tutte mosse che necessitano di consiglieri fidati.