Economia

Desertificazione bancaria, il 40% dei comuni non ha neanche uno sportello

di Francesco Megna

Nel 2008 c'erano 34.000 esercizi fisici, nel 2022 il numero è sceso del 37% a 21.200

Al riguardo un recente apporto Istat rileva come in molti piccoli comuni viene garantita soltanto una limitata accessibilità ai servizi primari. Cosa fare allora per consentire l'utilizzo dei servizi e ad una più vasta  platea di clientela? Anzitutto è sicuramente da valorizzare il ricorso alle innovazioni tecnologiche per l'evoluzione di POS e ATM . Questi ultimi, grazie ad un'ampia diffusione delle carte di pagamento, consentono di erogare un'ampia gamma di servizi come pagamenti, ricariche telefoniche, pagamenti utenze etc. Il rapporto Istat dello scorso anno auspica inoltre interventi pubblici di sostegno alle zone meno popolate e il PNRR rappresenta un'occasione che va colta senza indugi. 

Nell'ambito di questi interventi di politica economica si inserisce il nuovo ruolo delle banche a sostegno delle economie locali e delle modalità della loro presenza  locale tramite le agenzie. Un'altra prospettiva riguarda le regole di assegnazione delle tesorerie degli enti locali con la possibilità di utilizzare strutture fisiche per poter operare. Infatti le normative vigenti hanno tolto alle gare tra Istituti di Credito l'assegnazione delle tesorerie che da tempo possono essere affidate a trattativa privata anche a soggetti terzi togliendo così attività utili per la presenza di agenzie bancarie nei paesi più piccoli.