Dg Rai, il cda slitta a venerdì. Domani sera faccia a faccia - Affaritaliani.it

Economia

Dg Rai, il cda slitta a venerdì. Domani sera faccia a faccia

Monica Setta

Ecco come Renzi e Gentiloni gestiranno il dossier Rai

Mai come questa volta trovare il nome per la successione ad Antonio Campo Dall'Orto al vertice Rai è una manovra politica di rara complessità. Doveva essere un direttore generale di transizione, un traghettatore che conducesse l'azienda fino al prossimo anno gestendo, con equilibrio, la difficile campagna elettorale ed invece sul futuro direttore generale di viale Mazzini si consuma una battaglia destinata a concludersi al fotofinish probabilmente con una sorpresa. Il cda di domani e stato spostato a venerdì.

Domani sera, stando a quanto riferiscono fonti vicine ai consiglieri di maggioranza ad Affaritaliani.it, sarebbe previsto un faccia a faccia decisivo fra il segretario del Pd Matteo Renzi ed il premier Paolo Gentiloni. E chiaro che Gentiloni vuole giocare una sua parte nella partita, non per questioni personali (l'uomo e davvero come si vede, un sobrio servitore dello stato) ma per garantire al suo governo di non subire i contraccolpi di guerre intestine in Rai. Il nome più accreditato fino alle 13 di oggi era quello del direttore del tg1 Mario Orfeo, giornalista di razza, perfettamente equidistante dalle due coalizioni con un grande spirito da mediatore che ai piani alti Rai dove le battaglie si accendono ogni giorno su qualunque cosa, fa comodo.

Orfeo, secondo alcuni consiglieri, sarebbe stato "impallinato" nelle manovre della vigilia dai 5 stelle che non lo amano. In realtà, i rapporti fra il direttore del tg1 ed il movimento pentastellato, sia pure lentamente o parzialmente, sono stati ricostruiti dunque il problema non e il no dei grillini. Il tema vero é che Orfeo andrebbe a scoprire una posizione strategica per la politica cioe il tg1. Nessun successore (é stato fatto giustamente da tv blog il nome di Andrea Montanari ora direttore del giornale radio) viene reputato all'altezza dell'attuale plenipotenziario del tg1.

Restano in pista i nomi di Paolo Del Brocco & di Giancarlo Leone che chiede garanzie di "lunga durata" difficili da ottenere con l'ostilità di una parte del Pd, non sono stati scartati neppure quei professionisti straordinari del calibro di Antonio Di Bella direttore di Rai news 24 o Simona Ercolani. Qualcuno insiste sulla possibilità che sia alla fine Paolo Ruffini a prevalere perche stimato da tutti mentre altri puntano sul fatto che Nicola Claudio si decida a "bere l'amaro calice" come dice lui (non sembra orientato a farlo, peccato).

La soluzione più accreditata a Palazzo Chigi, in caso domani il vertice non riuscisse a produrre la convergenza su un nome, é quella che a gestire la Rai, come da statuto, sia il cda. In questo caso tutto tornerebbe nelle mani del presidente Monica Maggioni che, guarda caso, e anche la giornalista più apprezzata da Gentiloni. Fra le ultimissime indiscrezioni circola anche l'ipotesi di un ticket Maggioni direttore generale & Franco Siddi, ex leader della FNSI, uno dei consiglieri più attivi della maggioranza, presidente. Di sicuro, Monica sará uno dei player. Lei avrebbe le competenze per guidare l'azienda oltre alla "misura" caratteriale per tenere insieme il pluralismo delle voci della politica.