Economia
Disney, incanto finito e lo streaming non tira più: 1,5 mld di perdite
Dopo l'atteso ritorno, neanche l'ex storico ceo fa il miracolo: lo streaming cola a picco e così il titolo, in calo del 12% dall'anno scorso. Scioperi e rivolte
Disney, lo streaming cola a picco: Topolino non balla più
Disney non riesce ad uscire dal guado e tira le somme, che non tornano. Dopo aver “congedato” lo scorso novembre Bob Chapek, ritenuto la causa del declino del business perché troppo concentrato sugli introiti e poco sull’incanto di cui Disney è portatore per antonomasia nell’immaginario collettivo, sembrava che il ritorno alla gestione consolidata di Bob Iger potesse essere la panacea. Del resto, tutti ci avrebbero scommesso.
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Sotto la decennale direzione del 72enne (dal 2005 al 2020 prima di rientrare nuovamente) Disney ha vissuto l’età dell’oro, con l’acquisizione di Pixar, di Marvel e di Lucasfilm, che – come riporta il Corsera - spese oltre 70 miliardi di dollari per i gioielli della corona di 21st Century Fox, e che lanciò il servizio in streaming Disney+. Effettivamente dopo l’annuncio del suo rientro alla base le azioni sono volate, ma giunti a oggi, appena otto mesi dopo, sembra si sia trattato di un “fuoco di paglia”.
A fronte dei 32 miliardi di dollari investiti dalla casa di produzione sui contenuti - quasi il doppio di Netflix - nel primo trimestre solo il segmento streaming ha avuto perdite pari a 1,5 miliardi di dollari; ed anche il titolo infatti è in calo del 12% rispetto allo scorso anno.
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Persino Bob Iger, nonostante i migliori auspici – aveva annunciato il rilancio partendo dal ridurre i tagli e puntare sulla creatività del brand – soccombe sotto il peso di una serie di concause. Innanzitutto il calo vertiginoso dei ricavi della tv tradizionale – ormai in crisi da qualche anno – a cui si aggiungono altre imprevedibili contingenze: lo sciopero generale degli attori che, insieme a quello degli sceneggiatori, sta paralizzando l’industria creativa di Hollywood e di conseguenza, gli animi inquieti degli investitori che cercano risposte e dividendi, evidentemente schiacciati sotto il peso della realtà.