Economia

Draghi punta sul modello danese. Irpef, semplificazioni e lotta all'evasione

Il premier prepara una riforma del fisco a tutto campo. A Copenaghen riuscirono a ridurre il carico fiscale per due punti di Pil

Draghi punta sul modello danese. Irpef, semplificazioni e lotta all'evasione

Il governo Draghi è quasi ufficialmente partito. Dopo la larga fiducia ottenuta ieri al Senato, manca il sì della Camera, ma sull'esito non c'è discussione. Anche a Montecitorio ci sarà un'ampia maggioranza e subito dopo il nuovo esecutivo potrà cominciare davvero a lavorare per affrontare le due gravi crisi che stanno condizionando il Paese, quella sanitaria a causa del Coronavirus e quella economica. Per affrontare quest'ultima il premier sta pensando - si legge sul Sole 24 Ore - ad una riforma del fisco strutturale. Che comprenda: irpef, semplificazioni e lotta all'evasione.

Come modello da seguire, Draghi sta pensando alla riforma fatta in Danimarca, che ridusse il carico fiscale per due punti di Pil. Draghi indica una strada lunga da percorrere e punta ad una revisione profonda dell'Irpef, fatta di "razionalizzazioni e semplificazioni del prelievo". Questa misura dovrebbe essere in grado, secondo l'ex presidente della Bce - di "ridurre gradualmente il carico fiscale" e rafforzare l'impegno nell'azione alla lotta all'evasione. Il premier - prosegue il Sole 24 Ore - indica due possibili modelli, si tratta della riforma Visentini del 1971 e del modello danese. A Copenaghen nel 2008 fu nominata una "commissione di esperti", che presentò un progetto di riduzione del carico fiscale per due punti di Pil.