Economia
"Drs, avverse condizioni di mercato". Salta l'Ipo. Leonardo crolla in Borsa
La quotazione della controllata americana serviva per abbattere il debito aumentato nel 2020 a 3,3 miliardi di euro dai 2,8 miliardi del 2019
“Avverse condizioni di mercato per l’Ipo di Drs” e Leonardo crolla in Borsa. Il colosso italiano della difesa guidato da Alessandro Profumo ha rinviato l'offerta pubblica iniziale della controllata americana a Wall Street, sostenendo che le condizioni di mercato avverse non ne hanno consentito una valutazione adeguata. Ma le borse Usa sono sui massimi.
La decisione di rinviare l'offerta, spiega Leonardo in una nota, è stata presa "nonostante l'interesse degli investitori nel corso del roadshow, all'interno della fascia di prezzo definita”. A Piazza Affari il titolo, che subito dopo il suono della campanella non riusciva a fare prezzo, cede il 6,67% a 6,832 euro nel primo pomeriggio. Azione che, pur conservando un rialzo del 15% circa da inizio anno, ha però bruciato tutto il progresso accumulato a partire dal 19 febbraio scorso quando sono emerse le prime indiscrezioni sull'Ipo.
La quotazione di Drs, acquisita dall'ex Finmeccanica nel 2008 con un'operazione che ha valutato la società 5,2 miliardi di dollari, inclusi 1,27 miliardi di debito e che conta l'esercito degli Stati Uniti tra i suoi clienti, era stata lanciata la scorsa settimana. Leonardo, che puntava a completare la quotazione entro la fine di marzo, offriva circa 31,9 milioni di azioni Drs, pari al 22%, sul New York Stock Exchange a un prezzo tra 20 e 22 dollari per azione, valutando la quota fino a 701,8 milioni di dollari.
"Drs continua ad essere una parte fondamentale del portafoglio di business di Leonardo e un'Ipo verrà valutata nuovamente quando le condizioni di mercato saranno favorevoli e sarà possibile ottenere un'Ipo di successo con una valutazione appropriata di questo business strategico", ha comunicato al mercato la società di piazza Monte Grappa, aggiungendo che continuerà a supportare lo sviluppo della controllata all'interno del gruppo. L'Ipo di Drs serviva a reperire nuove risorse finanziarie per Leonardo, che ha visto il debito netto aumentare a 3,3 miliardi di euro lo scorso anno dai 2,8 miliardi del 2019.
(Segue: le valutazioni degli analisti finanziari)