Economia
Ducati-Lamborghini:modello Marchionne per i gioielli italici, Vw prepara l'Ipo

Dopo aver ceduto Bugatti, valutata 500 milioni di euro, al gruppo croato Rimac, re dei bolidi elettrici, il colosso tedesco Volkswagen accelera sugli altri dossier italici: Lamborghini e Ducati. L’obiettivo? Valorizzare le proprie partecipazioni azionarie per fare cassa utile a finanziare il mega piano di investimenti quinquennale nelle tecnologie digitali ed elettriche per l'auto da 73 miliardi di euro per sbarcare nella produzione di massa di e-car e avvicinare la propria capitalizzazione di mercato alla soglia simbolica di 200 miliardi di euro.
"Stiamo lavorando sulla nostra struttura legale italiana”, ha spiegato l’amminstratore delegato del gruppo teutonico Herbert Diess, in riferimento a Lamborghini, Ducati e al centro di progettazione e design Italdesign. Nessuna decisione è stata ancora presa, ha specificato il top-mananger in conference call sulle nuove strategie di elettrificazione, mentre il Cfo Frank Witter ha aggiunto che Volkswagen "non smantellerebbe la struttura legale senza avere già qualcosa in mente”.
Cos'ha in mente dunque Wolfsburg? I rumors che arrivano da al di là delle Alpi riportano che, sul modello di quanto fatto nel 2015 dall’ex Ceo di Fca Sergio Marchionne con Ferrari scorporata da Fca e quotata a Wall Street e a Milano (operazione che ora ha portato il brand del Cavallino al secondo valore più alto di market cap a Piazza Affari), Volkswagen sta preparando i piani per un potenziale spin-off e successivo listing in Borsa di tali marchi.
In vista dello stop definitivo dal 2026 della produzione di auto tradizionali a combusione, la semplificazione del business porterebbe a Volkswagen risorse preziose, dato che Lamborghini, che nel 2019 ha venduto 4.554 vetture, ambisce ad esser valutata circa 10 miliardi, mentre nel 2017 per vendere le due ruote di Borgo Panigale (sempre parte dell’universo Audi) agli americani di Harley Davidson, Wolfsburg aveva chiesto 1,67 miliardi. La tempistica? La ripresa definitiva dell’economia nel 2021 grazie all’arrivo dei vaccini e l'uscita dalla morsa del coronavirus potrebbe rappresentare lo scenario utile per puntare al massimo nella valorizzazione dei gioielli italici.
Intanto, Diess ha annunciato che Volkswagen si aspetta un ritorno delle sue attività ai livelli precedenti alla pandemia nel 2022. La casa automobilistica tedesca ha stimato un aumento significativo delle consegne nel 2021 rispetto al 2020, mentre le vendite dovrebbero seguire la stessa tendenza, ha aggiunto Witter, puntualizzando che un outlook più dettagliato per il 2021 sarà fornito all'inizio del prossimo anno. Volkswagen ha dichiarato, inoltre, che è anche sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi strategici previsti per il 2025, che comprendono un ritorno operativo sulle vendite pretasse compreso tra il 7% e l'8%, ma che "probabilmente" quest'anno non centrerà i target di emissioni di CO2 di circa un grammo.
@andreadeugeni